lunedì 17 maggio 2010

La tutela programmata ci sembra doverosa


Il lento trasformarsi del carbonato di calcio in solfato di calcio è l'ultima tappa della malattia che affligge il Colosseo. Il processo di disgregazione dovuto a smog, inquinamento, piogge acide e vibrazioni è inarrestabile.

Fenomeno che si conosce dagli anni ottanta e che almeno dagli inizi del 2000 viene ripetutamente denunciato da Italia Nostra. La sezione di Roma ha pubblicato nel 1989 per l'anno europeo dell'ambiente il volume : Città inquinata: i monumenti" analizzando le cause del degrado su opere architettoniche di Roma, Atene, Goteborg, Cracovia e Ankara. Le emissioni del gas di scarico delle automobili e il riscaldamento domestico che provocavano il degrado allora non sono stati ancora completamente abbattuti oggi. Il processo del degrado dei monumenti continua.

Parlano di " cancro della pietra" i direttori e funzionari tecnici della Soprintendenza archeologica di Roma, dopo i sopralluoghi tecnici hanno infatti elaborato una strategia di pronto intervento che costerà 23 milioni di euro.

Poiché prevenire è meno costoso che reprimere ben volentieri pubblichiamo le dichiarazioni del Commissario Robero Cecchi sui Beni archeologici romani:"l'attività di cura richiede pertanto non distratta routine od occasionale applicazione ma prassi attenta alle cose che ci sono state consegnate dalla storia, insieme alla consapevolezza che si tratta di una disciplina durissima che richiede motivazioni fondate".

Tutela programmata, quindi, che il Commissario propone ispirandosi ai principi di uno dei più illustri teorici del restauro italiano Giovanni Urbani. Richiamo sacrosanto che non dovrebbe provocare nessuna polemica ma dovrebbe invece far riflettere. Dopo tanti anni di interventi a pioggia, stanziamenti destinati all'area centrale e poi stornati su altri capitoli di spesa e promesse non mantenute, finalmente Cecchi pone al Ministero dei Beni Culturali l'obiettivo della tutela programmata scegliendo la strada più aspra ma più rigorosa segnata dalla dottrina di Giovanni Urbani.

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