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mercoledì 14 giugno 2017

VINCOLO IPPODROMO TOR DI VALLE: DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE NAZIONALE, ORESTE RUTIGLIANO

Riportiamo le dichiarazioni rilasciate nella giornata di ieri ed oggi dal Presidente Nazionale di Italia Nostra, Oreste Rutigliano

13 giugno 2017 -  "Siamo costernati di fronte a un Ministero dei Beni Culturali che condanna alla demolizione l'Ippodromo di Tor di Valle. Per annientare un'architettura di pregio unica al mondo ci sono voluti ben 5 Soprintendenti, riuniti per sacrificare una sacrosanta proposta di vincolo passata al voglio dei più alti organi consultivi del MiBact.
Ma debelleremo in Tribunale i cavilli burocratici presi a pretesto per non assumere una decisione a favore della tutela il tutto sullo sfondo del più grosso intreccio di politica e affari che si sia mai visto nell’urbanistica romana e che niente ha a che fare con gli interessi del patrimonio culturale nazionale. Esisteva un tempo un Ministero per i Beni Culturali proprio per affermare in queste situazioni cos’è l’interesse nazionale alla conservazione del patrimonio". 
Oggi, 14 giugno 2017, "prendiamo atto che solo il Soprintendente di Roma Prosperetti ha dichiarato la impraticabilità del vincolo ponendo al centro delle sue alte riflessioni aggrovigliate interpretazioni di diritto amministrativo e cause milionarie da parte dei proponenti. Pensavamo che un Soprintendente dovesse battersi fino all'ultimo respiro per salvare un bene del nostro patrimonio dalla distruzione e che lasciasse ad altri materia di giustizia e di governo".  


VISITA GUIDATA STRAORDINARIA ALLA GNAM DOMANI E SABATO 17

Gentilissimi,
vi invitiamo a partecipare alla visita guidata straordinaria alla GNAM ,iniziativa promossa dalla Sezione I.N. di Ciampino,in programma per giovedì 15 e sabato 17 Giugno alle ore 9,45. Possono partecipare tutti i soci di I.N.,i loro amici ed i simpatizzanti. La visita ,guidata dalla storica dell’arte Flaminia Valentini, prevede un costo di 7euro comprensivo del biglietto d’ingresso. Ulteriori informazioni al link in calce.  
E’ un’iniziativa da non perdere ! ! !

martedì 13 giugno 2017

lunedì 12 giugno 2017

TOR DI VALLE: VINCOLO DIMEZZATO O CANCELLATO MIBACT AL BIVIO: FEDELTA’ ALLA PROPRIA MISSIONE O PIEGARSI AD ALTRI INTERESSI

COMUNICATO STAMPA
12.06.2017
TOR DI VALLE: VINCOLO DIMEZZATO O CANCELLATO
MIBACT AL BIVIO:
FEDELTA’ ALLA PROPRIA MISSIONE
O
PIEGARSI AD ALTRI INTERESSI


Alla vigilia della scadenza dell’importante vincolo di Tor di Valle, comprendente la straordinaria architettura delle tribune e, naturalmente, insieme al suo circuito di trotto,  autorevoli organi di stampa ventilano la possibilità che il vincolo venga annullato o dimezzato nelle stanze della Soprintendenza romana il cui capo è l’architetto Francesco Prosperetti.
Fino all’ultimo respiro, fino a quando i beni, testimonianza della nostra storia anche moderna, siano ancora in piedi ed in particolare quando ancora siano esistenti nella sua unitarietà di complesso architettonico e paesaggistico, è dovere del Soprintendente, è dovere del Ministero mettere in atto tutto quanto è possibile per salvarli. Scevri da qualunque altra valutazione, in particolare dagli esiti di eventuali impugnazioni, materia giuridica che fa capo ai diritti dei ricorrenti e ad altre competenze dello Stato.
Non possiamo dimenticare che un’altra opera di architettura moderna, la ex GIL di Campobasso, fu salvata da un funzionario della Soprintendenza che si mise davanti alle ruspe, in attesa dell’arrivo del vincolo dal Ministero.
Il valore dell’ippodromo, legato alla straordinarietà delle tribune, avrebbe potuto benissimo non essere noto, almeno fino a quando organi specializzati, come il DOCOMOMO o personalità come il nostro compianto Giorgio Muratore, non abbiano attirato l’attenzione, sullo straordinario caso della pubblica opinione e dello stesso Ministero.
C’è un solo modo di affrontare la questione: confermare il vincolo in toto nell’unitarietà di un complesso formato da tribune note per guardare un circuito di trotto che è, dunque, parte integrante del complesso. Che nel futuro restaurato sarà lo spazio elettivo di tutta Roma Sud per un libero accesso allo sport all’aria aperta, circondato dal verde in un’ area adatta  a fornire tutte le funzioni di Parco Fluviale nel modo più prestigioso.


DEMOCRAZIA E' TRASPARENZA, CONTROLLO E PARTECIPAZIONE


La Società SAIS, fallita, è creditore pignoratizio del 50% delle azioni di Eurnova. Cerchiamo di capire cosa significa.


La seguente nota elaborata da esperti legali mediante la consulenza giuridica del Presidente Onorario aggiunto della Suprema Corte di Cassazione Ferdinando Imposimato, a quanto ci è dato conoscere non sarebbe stata oggetto di attenzione circa i successivi accordi intervenuti tra il Comune di Roma e la Soc. Eurnova srl. La nota, che parrebbe avere invece valenza del tutto attuale, affronta problematiche legali che meritano una valutazione da parte delle Istituzioni in Indirizzo.
Con l’intendimento di fare cosa utile il documento è stato fatto protocollare presso il Municipio 9
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ALLA SINDACA DI ROMA CAPITALE
AVV. VIRGINIA RAGGI
AL VICESINDACO DOTT.LUCA BERGAMO
AL DIRETTORE GENERALE DEL COMUNE DI ROMA
AL DIRETTORE DEL P.A.U
AL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE LAVORI PUBBLICI
AL VICE PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE LAVORI PUBBLICI
PIAZZA DEL CAMPIDOGLIO 1
00187 ROMA
ATTO DI SIGNIFICAZIONE E DI INTERVENTO NEL PROCEDIMENTO
EX ART. 9 DLGS 241/1990
OGGETTO: valutazione della stabilità economica finanziaria della Eurnova spa in relazione al fallimento della società SAIS srl, creditore pignoratizio in ragione del 50% delle azioni di Eurnova srl
PREMESSO CHE
Con deliberazione ’Assemblea Capitolina n 132/2014 veniva approvato il progetto cd Stadio della Roma, comprendente l’edificazione dello stadio e annesso businesspark nell’area dell’ippodromo di Tor di Valle
Il Soggetto proponente e proprietario dei terreni risulta essere la società Eurnova spa
Detto soggetto risulta aver acquistato i terreni dell’area da edificare dalla società Sais srl
Nella citata delibera non risulta che sia stata fatta alcuna valutazione in ordine alle complesse vicende societarie intercorse tra la SAIS spa e la EURNOVA spa, che pertanto debbono essere portate all’attenzione dell’amministrazione  di roma capitale al fine dello svolgimento di una corretta istruttoria e della sequenziale necessaria valutazione sulla stabilità finanziaria della società proponente il progetto, al fine di valutare se la stessa sia effettivamente in grado di portarlo a termine o  viceversa sussistano seri rischi di coinvolgimento di Eurnova spa nella procedura fallimentare SAIS spa

CONSIDERATO CHE
La Sais spa, società venditrice dei terreni, risulta essere stata dichiarata fallita dal Tribunale di Roma in data 22 maggio 2014
In data 14 luglio 2014 il 50% delle azioni della EURNOVA spa (proponente il progetto) risultano essere state costituite in pegno ( sic) in favore del fallimento SAIS per atto del Notaio Scialpi di Roma-
Detto atto risulta essere stato trascritto e pubblicizzato in camera di commercio solo nel marzo 2016, e pertanto e presumibile che l’Assemblea Capitolina al momento dell’adozione della delibera 132 di dichiarazione del pubblico interesse  non ne fosse stata informata
Detta circostanza è particolarmente rilevante perché ai sensi dell’art. 2352 c.c il diritto di voto delle azioni è esercitato dal creditore pignoratizio, e pertanto il soggetto proponente il progetto risulterebbe fortemente vincolato da una possibile  procedura fallimentare
Le modalità di acquisto dei terreni, precedenti alla dichiarazione di fallimento della SAIS risultano particolarmente complesse e caratterizzate dalla presenza di forti esposizioni debitorie a carico di Eurnova spa , potendo far paventare un’ipotesi di estensione del fallimento anche alla società acquirente;
Inoltre, a quanto si apprende dagli organi di informazioni, 4 ex amministratori della SAIS spa risulterebbero rinviati a giudizio per bancarotta fraudolenta per distrazione di beni
A tal riguardo risulta utile valutare attentamente il seguente antefatto: in data 23 aprile 2012, con atto autenticato dal Notaio Dott. Pietro Mazza, rep. n, 114503/42666, trascritto in data 10 maggio 2012, la società “SAIS S.p.A.” e la società “EURNOVA s.r.l.” stipulavano un contratto di compravendita avente ad oggetto la piena proprietà dell’immobile sito a Roma in via del Mare Km 9.300 - consistente in un appezzamento di terreno con sovrastante impianto sportivo adibito al trotto, denominato e noto come “Ippodromo Tor di Valle” della superficie complessiva di mq 546.965. La compravendita, id est il trasferimento della proprietà, veniva sottoposta alla condizione sospensiva della sottoscrizione di un accordo di Programma e di Intesa, di analogo contenuto e funzione, avente ad oggetto la “proposta di intervento e trasformazione dell’Area” entro e non oltre il termine del 31 dicembre 2013 (Allegato 6 pag.1 terz’ultimo capoverso dell’Accordo Modificativo di Patti traslativi ).
Il 25 Giugno 2013, in data quindi antecedente alla scadenza del termine posto alla condizione di cui sopra, le medesime parti, innanzi al medesimo notaio, convenivano di comune accordo di modificare alcune pattuizioni, più specificatamente stabilivano di dare efficacia immediata al trasferimento. Con il nuovo atto veniva confermato il prezzo di compravendita stabilito a corpo e non a misura in Euro 42.000.000,00 (Quarantaduemilioni/00) specificandosi che una parte di essa, corrispondente al prezzo integrativo, pari a Euro 21.000.000,00 (Ventuno milioni/00) sarà dovuta al verificarsi di un determinato “Evento”. (Allegato 6 pag.2 n.2 dell’Accordo Modificativo di Patti traslativi ) descritto analiticamente a pagina 7 penultimo capoverso del predetto atto notarile; più specificatamente, la somma di Euro 21.000.000,00 per la compravendita dell’area sarà data nel solo caso in cui si verifichi il seguente evento: “la stipula di una Convenzione Urbanistica che approvi, autorizzandone la realizzazione sull’area in oggetto, e/o su una porzione della stessa, un progetto di sviluppo come presentato dalla società ‘EURNOVA s.r.l.’ o suoi aventi causa”.
L’efficacia immediata del trasferimento dell’area con sovrastante l’impianto sportivo dell’Ippodromo di Tor di Valle in favore di EURNOVA s.r.l., la corresponsione da parte dell’acquirente della somma di Euro 600.000,00 a fronte di 42.000.000,00 di Euro convenuti è elemento che ha concorso a far sì che il patrimonio sociale della SAIS s.p.a. venisse irrimediabilmente compromesso ed il 22 Maggio 2014 veniva decretato dal Tribunale di Roma a firma del Giudice Dott. Umberto Gentili il fallimento della predetta società.
l’accordo ultimo cui sono pervenute le parti, prevedeva che in caso di conferimento dell’immobile in oggetto ad altra società a garanzia del predetto pagamento le parti avrebbero convenuto a favore della “SAIS s.p.a.” un pegno, senza diritto di voto, sull’intera quota della società conferitaria rinveniente dall’aumento del capitale sociale con conferimento dell’immobile (art. 1 Allegato 6).
Come noto, nell’ipotesi della costituzione di un pegno su azioni il diritto di voto, salvo diversa convenzione come nel caso de quo, la possibilità di esercitare il diritto di voto spetterebbe al creditore pignoratizio, costituendo esso espressione del dovere di conservazione e custodia della cosa pignorata. L’attribuzione del voto al creditore pignoratizio è considerato come rispondente quindi alle esigenze del corretto funzionamento della attività sociale, quale modalità di “indirizzo” della stessa attività sociale. L’attribuzione di un pegno su azioni senza diritto di voto fa venir meno sostanzialmente la natura di garanzia propria del pegno.
Il nuovo accordo sottoscritto il 25 Giugno 2013 che ha comportato l’efficacia immediata del trasferimento dell’area con sovrastante l’impianto sportivo dell’Ippodromo di Tor di Valle in favore di EURNOVA s.r.l. e la corresponsione da parte dell’acquirente della somma di Euro 600.000,00 a fronte di 42.000.000,00 di euro convenuti ha concorso a far sì che il patrimonio sociale della SAIS s.p.a. venisse irrimediabilmente compromesso tanto è che il 22 Maggio 2014 veniva decretato dal Tribunale di Roma a firma del Giudice Dott. Umberto Gentili il fallimento della predetta società.
Dalla lettura del predetto atto notarile si ha conferma dello stravolgimento degli accordi contrattuali in favore esclusivamente della società EURNOVA s.r.l.:
“EURNOVA s.r.l.” ha versato a titolo di caparra alla “SAIS s.p.a.” la sola somma di Euro 600.000 (Seicentomila/00); quest’ultima società ha poi rilasciato la relativa quietanza. Tale somma costituirebbe l’unico versamento effettuato in favore della predetta società.
L’atto notarile del 23 aprile 2012 ed il successivo di rettifica del 9 agosto 2012 che hanno preceduto quello modificativo dei patti traslativi del 25 giugno 2013 disciplinavano l’efficacia della compravendita della medesima area interessata sottoponendo l’atto traslativo, si ribadisce, alla condizione sospensiva, che si sarebbe dovuta verificare entro il 31 dicembre 2013, cioè alla stipula della predetta Convenzione Urbanistica con il Comune di Roma relativa al Programma Urbanistico “Tor di Valle”. Condizione originariamente, quindi, legata ad un termine.
L’atto modificativo, invece, stabilisce, pur sempre il verificarsi di una condizione dal quale non deriva più l’efficacia del contratto bensì l’obbligo in capo ad “EURNOVA s.r.l.” alla corresponsione della somma di Euro 21.000.000,00, cioè il verificarsi della condizione della stipula di una Convenzione Urbanistica che approvi autorizzandone la realizzazione sull’area in oggetto di un progetto di sviluppo come presentato dalla medesima società (Costruzione Stadio della A.S. Roma a Tor di Valle), ma senza l’apposizione di alcun termine (!) (cfr. pagina 7 Accordo Modificativo di patti traslativi – Allegato 6)

TUTTO CIO’ PREMESSO E CONSIDERATO SI RILEVA CHE
la forte esposizione debitoria in cui si troverebbe Eurnova s.p.a al verificarsi dell’evento della firma della convenzione urbanistica, d’altro canto rischierebbe di non garantire la P.A. nella realizzazione delle opere pubbliche connesse al progetto denominato “Stadio della Roma”, cosa che inficerebbe l’interesse pubblico sotteso allo stesso,
E SI CHIEDE

pertanto che l’Amministrazione di Roma Capitale valuti e consideri le esposte circostanze e le allegate documentazioni nella istruttoria deputata e consenta agli scriventi, che sono tutti portatori di interessi in quanto cittadini residenti nell’area interessata al progetto edificatorio di partecipare al relativo procedimento amministrativo ai sensi dell’art. 9 del Dlgs 241/1990




mercoledì 7 giugno 2017

COMUNICATO STAMPA: TROPPA FRETTA SINDACO RAGGI SULLO STADIO, PERCHE'?

COMUNICATO
Roma 06.06.2017

TROPPA FRETTA SINDACO RAGGI SULLO STADIO
PERCHE’ ?
E’ Ancora In ATTO L’ITER DEL VINCOLO E NON
 E’  STATA ANCORA DEFINITA LA PROPRIETA’ DELL’AREA

Oggi la Giunta ha deciso la nuova delibera di pubblico interesse sullo stadio
                  La notizia  è  preoccupante. Perché tanta fretta ? Quali sono le vere ragioni ?
Si spera non per dare  garanzie sui tempi all’ultimatum minaccioso del Sig.Pallotta né tanto meno per continuare ad affermare che vi è la chiusura della Conferenza dei servizi regionale il 15 giugno.
Su quali basi giuridiche si basa questa certezza non è stato mai chiarito da nessuna istituzione a partire proprio dalla Regione Lazio.
La Conferenza dei servizi si è chiusa con un parere negativo sul progetto di Marino e il nuovo progetto è stato modificato in modo sostanziale e pertanto va convocata una nuova conferenza.

Fin dall’inizio di questa vicenda vi è stata ben poca trasparenza, specialmente sui procedimenti, sull’informazione e sulla partecipazione dei cittadini. E si continua colpevolmente su questa linea anche con la nuova amministrazione che che si era impegnata nel rispetto di questi diritti costituzionali.

Alcune testate stanno già prevedendo, forse sperando, problemi sulla conferma del vincolo avviato il 15 febbraio dalla Soprintendenza sull’area, ma per Italia Nostra non è possibile che il vincolo non venga confermato.
Prima che la Soprintendente Eichberg avviasse il procedimento ben quattro Comitati di settore del MIBACT, convocati ad hoc dal Segretario Generale Pasqua Recchia hanno richiesto il  vincolo, con l’avvallo dei Direttori Generali Federica Galloni e Caterina Bon Valsassina; ora tocca all’attuale Soprintendente di Roma Prosperetti formalizzare e concludere  nei termini previsti l’istruttoria del vincolo in senso positivo.
Italia Nostra ha, da parte sua, inviato una documentata memoria su tutte le ragioni del vincolo a tutti gli Uffici coinvolti del MIBACT .
Tra l’altro ha evidenziato che è già attiva la tutela derivante  dalla Carta per la Qualità del Piano Regolatore Generale del 2008 del Sindaco Veltroni. Sulla conclusione nei termini dei procedimento
di vincolo da parte del Soprintendente Prosperetti e degli altri Uffici preposti l’attenzione di Italia Nostra sarà massima per impedire che avvengano ritardi o intoppi burocratici funzionali a dare il via al nuovo progetto che, tra l’altro, per ora non tiene alcun conto del vincolo di cui sono tuttora vigenti le norme di salvaguardia.
Inoltre ci si chiede come il Comune possa proseguire l’iter per approvare il nuovo progetto quando ancora non è stato accertato se l’acquisto dell’area da parte di Eurnova potrà andare a buon fine o se invece nasceranno problemi dal fallimento del vecchio proprietario. Bene hanno fatto quei consiglieri del M5S che hanno sollevato fondati dubbi al riguardo in commissione urbanistica.

Per Italia Nostra oltre a questi due temi prioritari rimangono in piedi, nonostante la valida scomparsa dei grattacieli, le tante criticità già elencate per il primo progetto che riguardano la scelta errata dell’area di Tor di Valle. Ma prima di entrare nel merito bisogna leggere la delibera di oggi.

martedì 6 giugno 2017

IN RICORDO DI VITTORIA CALZOLARI, FIGURA DI SPICCO PER L'URBANISTICA ED IL PAESAGGIO

Il 2 giugno ci ha lasciato l’Architetto Vittoria Calzolari, assessore al Centro storico prima col sindaco Argan e poi col suo successore Petroselli. Docente di Urbanistica e di Assetto del Paesaggio alla Sapienza. Conosciuta e apprezzata a livello internazionale.
Oggi durante la messa alla Chiesa degli Artisti a Piazza del Popolo nella commemorazione seguita alla cerimonia religiosa è intervenuta per Italia Nostra Sezione di Roma, Annalisa Cipriani sua grande amica.
Qui di seguito una sintesi del suo appassionato intervento:

“Non è semplice nè facile dare testimonianza del lungo solidale lavoro profuso da Vittoria a sostegno delle  battaglie e delle attività  di Italia Nostra, ed è grande il debito di riconoscenza che abbiamo contratto con lei  e lungo anche l’elenco di quanto le dobbiamo per la competenza che ha messo a disposizione di Italia Nostra con i suoi studi insuperati, diventati   spesso  linee guida  per le azioni  della sezione romana dell’Associazione  a tutela della città, del comprensorio dell’Appia,  nella  visione unitaria con i Fori e  l’Area centrale, del decoro del centro storico,  del  verde urbano, delle ville storiche, dell’Agro romano a salvaguardia di un sistema  storico ambientale che abbraccia l’intera area metropolitana.
Suo l’importante studio ambientale preliminare alla redazione dei piani di assetto del sistema delle Aree protette regionali di Roma affidatogli dall’Ente Roma Natura
Quel nesso tra natura e storia che è sempre stato filo conduttore delle sue ricerche sul paesaggio; riconosciuta  signora e maestra di una lettura comparata del paesaggio individuando i criteri e i requisiti necessari  a conservarne  equilibri e caratteri fondamentali. Ha regalato a tutti noi un insegnamento concreto  e  la militanza  attiva  nell’Associazione.
Una lezione magistrale per rigore scientifico e nitore intellettuale sulla sua idea di città, in un sistema imprescindibile di valori storici e ambientali  da far conoscere e far salvaguardare non solo dai futuri architetti e urbanisti, ma specialmente dagli stessi cittadini. 
Ha coordinato dal 1973  lo studio per un piano per il Parco dell’Appia Antica, pubblicato poi,
per Italia Nostra Sezione di Roma, nel  1984 con un  finanziamento del Comune e della Provincia di Roma. 
Era solo l’inizio di una collaborazione che ci avrebbe unito nel sostenere ogni sforzo per la realizzazione del Parco dell’Appia accanto ad Antonio Cederna , ed è un dovere per me oggi dare voce qui per l’ultima volta al suo tenace impegno fatto  di  ripetuti e incisivi interventi per denunciare lo stallo nell’ approvazione  della legge istitutiva del parco e poi il ritardo  sulla proposta di ampliamento dei suoi confini ottenuta successivamente dalla Regione Lazio che ha  inglobato  definitivamente  il comprensorio di Tor Fiscale, Santa Maria delle Mole e soprattutto Tor Marancia.
L’impegno di Italia Nostra per Lei sarà rivolto a realizzare il suo desiderio di ottenere che il suo Archivio potesse essere ospitato in una sede istituzionale continuando, in tal modo, a trasmettere alle nuove generazioni il suo insegnamento rivolto alla salvaguardia sempre più fragile del nostro paesaggio".


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