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lunedì 26 ottobre 2015

AFFITTI DA CASA POPOLARE PER GLI EDIFICI STORICI DI VILLA DORIA PAMPHILJ UN VERO AFFARE PER CHI VINCERA’ IL BANDO UNA VERA PERDITA PER IL COMUNE DI ROMA







La Sovraintendenza non ha denari per la gestione di manufatti di Villa Doria Pamphilj, quindi mette in liquidazione le proprietà.

Cascina Floridi, Casetta ai Monti, Casetta Rossa al Lago e Cascina Legnara verranno affittate, attraverso un bando, al 20% d’affitto standard.
Vale a dire:
Cascina Floridi a 21.840 euro l’anno,
Casetta ai Monti 2844 euro annui,
Casetta Rossa del Lago a 3654 euro l’anno  
la Cascina Legnara a 5688 euro sempre l’anno.
Neanche il canone annuo di una casa di edilizia economica e popolare al Tufello.

Italia Nostra Roma nel ’73 raccolse 30 milioni per dare il primo contributo all’acquisizione della Villa. A buon diritto, quindi, ci sentiamo autorizzati a esprime tutto il nostro rammarico e la nostra contrarietà a questa operazione di piccolo cabotaggio.

Un bando internazionale avrebbe dato risultati diversi e risultati diversi si sarebbero ottenuti se per 15 anni ci si fosse preoccupati di attivare finanziamenti per mantenere gli edifici e assegnarli con il coltello dalla parte del manico. Ora il Comune stringe il coltello dalla parte della lama.

E’ un’operazione fallimentare. Una resa senza condizioni. Quattro soldi che non servono a nessuno tranne a coloro che, a bando vinto, avranno un guadagno consistente da punti ristoro, attività culturali, etc. Basti guardare i prezzi del ristorante Bistrot, in prossimità del Casalino Farsetti,  per capire i futuri, ancorchè legittimi, guadagni dei vincitori del bando.

Operazione in perdita quella dell’affitto a canone agevolato. Una resa incondizionata del Comune di Roma che regala i suoi elementi preziosi senza un’analisi costi-benefici. Uno sconto assurdo e una liquidazione insensata dei beni più preziosi.
Villa Dora Pamphilj come il Tufello.


venerdì 23 ottobre 2015

TELE RADIO PIU' OSPITA ITALIA NOSTRA ROMA NELLA TRASMISSIONE LORETTA DEL MATTINO

Cari soci, amici e lettori, domani mattina sabato 24 ottobre tra le ore 8.00 e le 10.00, su Tele Radio Più, sui 90.7 FM,  nel corso della  trasmissione "Loretta del Mattino", il Consigliere di Italia Nostra Roma, Architetto Filippo Lapadula, vi intratterà su argomenti di cultura che riguardano Roma.
Cinque o sei minuti di chicche sulla Roma sotterranea







che non sono noti al pure informato grande pubblico. Sintonizzatevi e se volete saperne di più, dopo la puntata, da lunedì telefonate alla sezione di Roma 06.3208706 o scriveteci a roma@italianostra.org. Siamo qui per questo.
BUON DIVERTIMENTO!!!!!!!!

CHI FERMERA' GLI INCENDI BOSCHIVI SE NON IL CORPO FORESTALE DELLO STATO

I boschi bruciati innescano una ferita nel paesaggio, alterano l'equilibrio naturale, provocano dissesto e facilitano le frane, annientano la vita fino alle gravi perdite umane.
Come riporta in un editoriale l'ultimo numero del periodico di ambiente e natura "Il Forestale".
Quale Forestale?
Lo storico Corpo Forestale dello Stato, istituito circa 200 anni fa, con la sua miniera di donne e uomini esperti, formati e appassionati è stato azzerato, accorpato e inglobato in altre forze di polizia. Non ci sarà più e gli incendi boschivi saranno spiaccicati su altre forze di polizia.
Per contenere i costi della Pubblica Amministrazione il Corpo Forestale dello Stato ha attivato un simulatore Forest Fire Area Simulator per l'addestramento e la formazione dei Direttori Operatori di Spegnimento (DOS), degli investigatori e dei manager per la gestione delle sale operative. Anche droni equipaggiati con sensori sono impiegati per la perimetrazione degli incendi facilitando, così, il lavoro degli investigatori.
Tecnologie modernissime, costi contenuti ed alta efficienza che avrebbero condotto alla realizzazione del sogno del Corpo Forestale dello Stato che rischia di frantumarsi con lo spacchettamento, parcellizzazione e frantumazione del CFS e delle competenze professionali espresse dalle sue donne e dai suoi uomini.
Caro Matteo Renzi cambiare opinione, quando i cittadini te lo chiedono, è sempre una grande forma di intelligenza.
Lascia agli italiani il Corpo Forestale dello Stato così come era stato pensato sostenendo, sicuramente il processo di contenimento dei costi che c'è ed è stato ampiamente illustrato al tuo Ministro Madia, che è sorda come una campana su questo argomento.
Cerca di convincerti a non sbrindellare il Corpo Forestale dello Stato, l'unico presidio altamente qualificato nella tutela ambientale di cui l'Italia, in questo momento, ha particolarmente bisogno.
PENSACI MATTEO........PENSACI......... 

giovedì 22 ottobre 2015

LE COLLEZIONI NEGATE

Due collezioni preziosissime sono negate, a studiosi e pubblico, nella sovrana indifferenza delle nostre Istituzioni Nazionali: la Collezione Torlonia e le collezioni del Museo Geologico Nazionale.
Se però per la Collezione Torlonia, buttata da più di 40 anni negli scantinati di Via della Lungara, la luce si intravede grazie al prezioso lavoro del Ministero Beni Culturali e del suo Direttore Generale dell'Archeologia, Gino Famiglietti,
il buio più totale avvolge le  collezioni lito-mineralogiche, paleontologiche e storiche del Museo Geologico di Largo di Santa Susanna.



Museo venduto nel 2005


La bella Italia che crolla e smotta non ha più da 20 anni il Museo del Territorio.
UN PARADOSSO VERGOGNOSO
Cosa aspetta il Ministro dell'Ambiente, Gianluca Galletti, ad affrontare con coraggio, come sta facendo il Ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini, per la Collezione Torlonia,  questa gravissima lacuna
Suo è il dicastero per la tutela del territorio e le collezioni non sono solo bellissime da vedere ma sono uno strumento di studio negate da 20 anni alla comunità scientifica nazionale e internazionale.Sua la responsabilità

mercoledì 21 ottobre 2015

BASTA GIRARE LA TESTA DALL'ALTRA PARTE

Benevento in questi giorni


COMUNICATO STAMPA
21 OTTOBRE 2015
BASTA GIRARE LA TESTA DALL’ALTRA PARTE
L’ITALIA CHE FRANA
 NON HA PIU’ IL MUSEO DEL TERRITORIO NAZIONALE
DA 20 ANNI


Roma 1885: viene inaugurato dal Re Umberto I il museo del Servizio Geologico d’Italia voluto da Quintino Sella che con grande lungimiranza aveva colto prima di tutti l’enorme fragilità geologica italiana e l’importanza di un Museo del territorio.
Roma 2003: l’Agenzia del Demanio è autorizzata a vendere Palazzo Canevari, in Largo di Santa Susanna, cartolarizzato nel 2003 dal Ministero dell’Economia e Finanza. Nel 2005 la vendita è perfezionata. Il Museo del Territorio è sparito.
Roma 2015: dopo passaggi di proprietà Fintecna, Fintecna Immobiliare, Pirelli Re fino ad arrivare ad una società con sede a Singapore, Palazzo Canevari passa, in via definitiva, a Cassa Depositi e Prestiti che intende farne uffici, avendo già ottenuto da Roma Capitale il cambio di destinazione d’uso.
Le collezioni lito-mineralogiche, paleontologiche e storiche
vengono stivate in casse nel 1995 e iniziano una serie di traslochi, per ora, durata già 20 anni, in ordine Protezione Civile a Castelnuovo di Porto, sede ISPRA di Via Curtatone, sede ISPRA di Via Brancati ma anche questa non definitiva. Solo all’amore dei funzionari dell’ISPRA è affidata la cura delle collezioni.
Un delitto culturale e scientifico che non ha precedenti nella sovrana indifferenza e nella tiepida attenzione di chi ha il dovere di restituire alla comunità scientifica e ai cittadini l’esposizione dei reperti che sono stati fondamentali per la redazione della Carta Geologica Nazionale.
Italia fragile, Italia compromessa, Italia che seguita a franare, a smottare, a implodere su se stessa e un Museo Geologico Nazionale trasformato in uffici. Uffici che sicuramente possono trovare collocazione nelle innumerevoli proprietà della Cassa Depositi e Prestiti. La devastazione, ultima in ordine di tempo, del territorio del Beneventano e del Sannio è in atto in queste ore. Nessuno può più girare la testa dall’altra parte.
Italia Nostra Roma sollecita, per l’ennesima volta, il Ministero dell’Ambiente, il Ministero dell’Economia e Finanze e il Ministero dei Beni Culturali a fare la loro parte per evitare che il Museo Geologico Nazionale muoia nella colpevole indifferenza culturale e scientifica delle Istituzione che hanno l’obbligo di tutela.


I Ministri non possono più girare la testa dall’altra parte

martedì 20 ottobre 2015

PREMIO ZANOTTI BIANCO ALLA MEMORIA DEL DOTTOR GAETANO MESSINEO

Il Premio Zanotti Bianco, che viene dato a funzionari pubblici che si sono particolarmente distinti nella tutela e valorizzazione del patrimonio storico, artistico e archeologico, sarà conferito quest'anno alla memoria del Dottor Gaetano Messineo, archeologo, protagonista di una straordinaria stagione per la tutela e valorizzazione del tratto suburbano delle Consolari Cassia e Flaminia.
Se la Villa di Livia, a Prima Porta,
e l'Arco Quadriportico di Malborghetto, al Km.18.5 della Flaminia,
sono stati riscoperti e se questa via consolare sarà salvata lo si dovrà all'impiego di Gaetano, uno straordinario personaggio che rappresenta magnificamente l'Istituzione Pubblica, la migliore, quella di riferimento e di esempio.
I Consiglieri di Italia Nostra Roma ringraziano il Consiglio Direttivo Nazionale per aver accolto la proposta che è partita dal cuore della Sezione.

UNA BUONA NOTIZIA PER IL TERRITORIO DEL LITORALE: APRE UNA SEZIONE DI ITALIA NOSTRA


Grazie all'impegno di Anna Longo e di Oreste Rutigliano finalmente quel territorio avrà una nuova, importante, sezione.
I cittadini del litorale romano che hanno a cuore il loro territorio ora possono avere dei riferimenti solidi, informati e organizzati.
Grande successo, la nuova sezione di Italia Nostra in quell'area delicata e preziosa.
Buon lavoro ad Anna e a tutti gli iscritti della nuova sezione!!!!


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