venerdì 17 maggio 2013

Lettera di Nicola Caracciolo al Consiglio Direttivo






Cari Amici,
a proposito delle dimissioni di Carlo Ripa di Meana mi permetto di fare alcune osservazioni. Personalmente non condivido l'appoggio ad Alemanno, ma ritengo che tutti i membri di IN possano prendere le posizioni politiche che vogliono a condizione di farlo a titolo personale, senza coinvolgere la responsabilità dell'Associazione. 
Per evitare equivoci, e per sottolineare - con le dimissioni da presidente della sezione romana- il fatto d'aver preso la posizione favorevole ad Alemanno in maniera puramente personale, Carlo Ripa di Meana  con grande scrupolo e correttezza ha chiarito questa verità: ha preso una posizione personale che non compromette in niente la responsabilità dell'Associazione.
Mi permetto di suggerire il fatto che con la presidenza di Carlo Ripa di Meana la sezione romana ha dimostrato,ottenendo grandi successi, di essere una delle più combattive e attive dell'Associazione. Il curriculum di Carlo Ripa è tale da avere fatto di lui, dalla partecipazione alla rivoluzione ungherese contro il dominio sovietico nel '56 fino ad oggi, una vera e propria celebrità nazionale. La perdita del suo impegno e del suo prestigio sarebbe , specie in questo momento in cui si parla così poco di IN, per noi irreparabile. Pertanto mi permetto di suggerire al Direttivo della sezione romana , pur ribadendo il fatto che la sezione in quanto tale è estranea alla presa di posizione di Ripa di Meana, di respingere le sue dimissioni e di chiedergli di mantenere il  ruolo di Presidente che con tanta dedizione e tanto successo ha portato avanti.
Cari saluti, Nicola Caracciolo

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