mercoledì 22 maggio 2013

LETTERA AI CANDIDATI SINDACO DI ROMA CHE NON RISPONDONO A ITALIA NOSTRA ROMA

Se Italia Nostra Roma fosse stata l'Associazione dei Costruttori, i Candidati Sindaco sarebbero fuori dalla porta tutti in fila per discutere sulle nostre richieste. Ma siamo solo un'Associazione culturale.

Non si sono fatti vivi con Italia Nostra Roma che aveva fatto richiesta di un incontro per discutere il programma dell'Associazione nè il Sindaco uscente Alemanno, nè Ignazio Marino, nè Alfio Marchini, nè Alessandro Bianchi. 


Rileviamo il segnale menefreghista di tutti e quattro i Candidati. Neanche il "garbo istituzionale" di mandare una letterina di scuse.
Invece, il Movimento 5 Stelle ha chiesto un incontro che si è svolto sabato scorso nella sede dell'Associazione e per questo li ringraziamo.
Pubblichiamo le richieste che Italia Nostra Roma ha inviato ai 4 Candidati e che avrebbe voluto discutere con loro. 


Inviata per email                                                                          Roma 16 Maggio 2013


AL  CANDIDATO  A SINDACO DI ROMA

RICHIESTE DI ITALIA NOSTRA ROMA


1) Sospendere il Cantiere della Metro “C” al Colosseo
Per garantire la stabilità del monumento con atti indipendenti e di effettiva responsabilità e di impegnare in modo vincolante sul costo a consuntivo dell’opera ed infine subordinare qualsiasi decisione all’indagine della Corte dei Conti
2) Realizzazione dell’Area Archeologica centrale in collegamento con il Parco dell’Appia Antica.
 Deve essere ripreso il  progetto della pedonalizzazione di via dei Fori Imperiali per creare, in futuro, il grande Parco archeologico fino all’Appia Antica,  sottolineando l’incompatibilità con i cantieri della Metro “C”
3) Tutela Integrale dell’Agro romano con l’istituzione di un Parco Agricolo da richiedere alla Regione Lazio.
La Green Belt proposta da anni sta scomparendo velocemente sotto il cemento e con essa le aree agricole di grande valore paesaggistico che contengono siti archeologici, edifici storici, rurali da recuperare e, miracolosamente, ancora aziende agricole produttive. Molte aree sono di proprietà pubblica in abbandono e vi sono numerose richieste di Cooperative di Giovani agricoltori che ne chiedono la gestione attraverso convenzioni.
4) Verifica immediata  della insostenibilità dell’attuale Piano Regolatore Generale (PRG) con lo stop a tutte le proposte di delibere urbanistiche che ITALIA NOSTRA ROMA è riuscita a non fare votare attraverso la mobilitazione di comitati e cittadini.
Se le circa 106 delibere oggi fermate, venissero votate,  ben 100 milioni di metri cubi verrebbero  costruiti distruggendo non soltanto l’Agro romano, ma anche le poche aree verdi rimaste nei quartieri consolidati privi tuttora degli standard di legge. A Roma esistono migliaia di alloggi vuoti che non si riescono a vendere. Non occorre più continuare, quindi,  ad espandere la città. Le imprese possono essere incentivate al recupero dell’esistente a cominciare dalle aree dismesse e degli edifici inutilizzati, senza  ulteriori consumi di territorio. Le delibere vanno verificate una per una in rapporto alla situazione del sistema dei trasporti, degli standard e delle tutele paesaggistiche.
5) Riportare nelle NTA (Norme Tecniche Attuazione) la zona “A” originaria che tutelava il Centro storico nel PRG originario,  cancellando  la zona “Città storica” inserita con l’attuale PRG che ne ha diminuito fortemente le tutele.
La zona “A,”che identifica i Centri storici, non ammette gli interventi invasivi (demolizioni, ricostruzioni, sopraelevazioni, ecc) del Piano Casa della Regione Lazio, mentre la destinazione a zona “Città Storica” non è stata riconosciuta dal Piano Casa come zona da tutelare. E’ inaccettabile che, mentre tutti i centri storici dei Comuni laziali siano tutelati, il Centro Storico della Capitale, tra l’altro sito riconosciuto dell’Unesco, sia privo di salvaguardia. Per questo ITALIA NOSTRA ROMA chiederà al MIBAC il vincolo paesaggistico.
6)  Garantire la tutela delle Ville storiche e dei parchi pubblici.
Oggi, questi ambiti sono messi a rischio da utilizzi impropri o da gestioni private che, invece di rispettare le convenzioni che affidano loro gratuitamente parte delle aree, hanno prodotto abusi senza offrire un’ efficiente e continua manutenzione e i servizi pubblici previsti. Italia Nostra Roma chiede che per qualsiasi manifestazione venga versata dai privati organizzatori una fideiussione a compensazione degli eventuali danni provocati durante l’evento e a copertura della ripulitura del luogo a termine dell’evento stesso. Coinvolgere nella valorizzazione delle Ville storiche la partecipazione delle Associazioni come è avvenuto con Italia Nostra Roma per il restauro del parco di Villa Borghese dimenticato dalle Istituzioni e che versava in uno stato di grande degrado.
7) Chiedere alla Regione di nominare con urgenza i membri dell’Ente regionale “Roma Natura”che gestisce le Aree Protette del Comune di Roma.
Oggi questo Ente vede ancora il Commissario nominato dalla Giunta Polverini che non ha svolto alcun tipo di valida promozione per questo straordinario patrimonio.    La Regione deve riportare la gestione a quella eccellenza che si era ottenuta col primo Consiglio Direttivo  dell’Ente quando Presidente, membri e direttore erano stati nominati per il loro curriculum e le loro esperienze di anni in materia di beni ambientali e culturali, e che vedeva la presenza di due membri nominati dalle Associazioni.
8) Rinvigorire il turismo giovanile a Roma aprendo uno o più Ostelli della Gioventù in una delle tante strutture pubbliche non utilizzate. Va incentivata la formazione di cooperative giovanili per gestire  il turismo low cost.
Sembra incredibile, ma Roma è l'unica città europea rimasta senza Ostello della Gioventù.
L’unico esistente era al Foro Italico ed è stato chiuso nel 2011 da Coni.Servizi S.p.a .      ITALIA NOSTRA ROMA si fa promotrice di iniziative rivolte a formare cooperative giovanili indirizzate a sviluppare il settore del turismo low cost per favorire il turismo dei giovani e delle famiglie.
9) Nomina del nuovo Sovraintendente comunale : non deve dipendere più da una scelta politica, ma da un avviso pubblico per titoli e curricula in materia di beni culturali con particolare esperienza per la tutela dei beni archeologici.
10)  Rigorosa regolamentazione degli impianti pubblicitari.
Questi impianti  inquinano in modo grave il decoro cittadino. Bisogna riportare  in vigore la norma che la concessione ha durata annuale e può dunque essere revocata, in attesa  di un Piano Regolatore per le Affissioni Pubblicitarie.
Reintegro del gruppo speciale rimozioni presso l’ufficio del Sindaco.
11)  Realizzazione del Parco Fluviale del Tevere Nord.
Dopo il diniego alle Olimpiadi di Roma da parte del Governo, Italia Nostra Roma aveva chiesto la realizzazione del Parco del Tevere Nord iniziativa che l’Associazione promuove da 20 anni. Nulla è successo. Roma è l’unica capitale europea attraversata da un fiume che non ha un suo parco fluviale.
12) Una piazza al Borghetto Flaminio.
Dove oggi esiste  un’area pubblica di altissimo pregio  degradata da strutture improprie, Italia Nostra Roma con Antonio Cederna  chiesero a suo tempo la realizzazione di una Piazza  secondo il progetto dell’Architetto Enrico Del Debbio  quando  venne allontanata l’ipotesi della realizzazione dell’Auditorium in quel luogo.
Un’ operazione che creerebbe  uno spazio pubblico ancor più vasto della stessa Piazza Del Popolo.
13)  Un ruolo attivo del Comune in difesa delle aree archeologiche.
Le aree archeologiche periferiche e non devono essere integrate  nel tessuto vivo della città, attribuendo loro funzioni urbanistiche  di rilievo, a vantaggio del decoro e della identità.
Si pensi alla riqualificazione dell’intero circuito delle Mura Aureliane,  del percorso degli Acquedotti da Piazza Maggiore agli archi di Via Tuscolana,  al parco dell’Acquedotto Felice ed alla Tor Fiscale.
14) Complesso del Mausoleo di Marco Nonio Macrino (detta Tomba del Gladiatore)
Conservazione in loco e senza compromessi del Complesso del Mausoleo di Marco Nonio Macrino, (detto Tomba del Gladiatore ) e recupero integrale dell’ adiacente basolato della Flaminia Antica, per tutto il tracciato concretamente recuperabile. Vincolo assoluto dei 50 metri sui due lati.
15) Portare a compimento la mozione su Villa Blanc.
La mozione su Villa Blanc promossa da Italia Nostra Roma e dal Comitato Villa Blanc e, approvata all’ unanimità su proposta di due Consiglieri di maggioranza e opposizione,dovrà essere portata a compimento.
16) Riportare al decoro originario il Complesso del Foro Italico.
Oggi il complesso è gestito in maniera inaccettabile da CONI Servizi S.p.A., trasformato in una vistosa operazione commerciale e spesso negato all’uso pubblico.

Italia Nostra Roma chiede, quindi, un incontro al candidato Sindaco per
confrontare le richieste dell’Associazione con il programma del candidato.

Il Vice Presidente                                                                      Il Vice Presidente
Mirella Belvisi                                                                           Vanna Mannucci

DOVE SI SONO NASCOSTI I CANDIDATI SINDACO DI ROMA?
EVIDENTEMENTE ITALIA NOSTRA ROMA NON INTERESSA AI NOSTRI FUTURI AMMINISTRATORI...


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