mercoledì 25 gennaio 2012

SULLA SCELTA DI CORCOLLE ORA INDAGA ANCHE LA PROCURA DI ROMA

La Procura di Roma indaga sulla scelta del sito di Corcolle-San Vittorino, individuata come una delle due discariche post-Malagrotta. Falso e abuso in atti d'ufficio queste le ipotesi di reato.

Ad annunciarlo l'avvocato Giuseppe Lo Mastro legale del Comitato San Vittorino.
La Procura della Repubblica di Roma ha, infatti aperto un fascicolo a seguito della denuncia presentata contro i ignoti da rappresentanti del Comitato San Vittorino sulla scelta della discarica provvisoria a Corcolle San Vittorino.
Qualche settimana fa, infatti, ignoti hanno trasmesso un documento in doppia copia ad una delle associazioni di abitanti del luogo.
Entrambi i documenti riportano la lista dei siti scelti dalla Regione Lazio per il post-Malagrotta, con una sola differenza: nel primo è menzionato il sito di Allumiere, nel secondo scompare quello di Allumiere e appare quello di Corcolle San Vittorino. Gli atti sono perfettamente identici e non hanno data - ha affermato l'avvocato Lo Mastro-. Probabilmente sono stati inviati da qualcuni all'interno della Regione che ha voluto segnalare questa circostanza stranissima".
"Abbiamo chiesto alla Procura di verificare se queste due copie sono state elaborate nello stesso ufficio regionale e chi ha sostituito un sito con un altro sito - spiega l'avvocato -.
Se non ci sono disposizione interne potremmo trovarci di fronte a reati di falso o abuso di ufficio. Con un'aggravante: la scelta del sito è stata pubblicizzata dal commissario solo nel mese di ottobre. Nonostante questo già nel mese di luglio il proprietario del terreno di Corcolle ha stipulato un contratto con una società costituta poco prima per utilizzare l'area come discarica per 30 anni".
I documenti, riferisce ancora il legale, "sono stati depositati sia alla Procura di Roma sia al Tar del Lazio.
Abbiamo chiesto anche un sequestro istruttorio in modo da poter acquisire presso gli uffici regionali tutti gli atti che hanno come oggetto la procedura di individuazione dei siti. Ho motivo di ritenere che il sequestro verrà accordato".

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