venerdì 16 novembre 2012

ROMA CAPITALE INVASA DALL’ACQUA DI CHI E' LA COLPA?

Se qualcuno deve pagare devono farlo quegli amministratori e funzionari pubblici che si sono succeduti al governo della Città, della Provincia e della Regione negli ultimi sessantanni e che hanno permesso l’attuale, enorme dissesto in dispregio delle leggi, questo era il senso del nostro comunicato stampa. Che riportiamo qua di seguito.




ROMA CAPITALE INVASA DALL’ACQUA  DI CHI E’ LA COLPA ?
NON CERTO DEL POVERO TEVERE CHE HA VISTO SCOMPARIRE MAN MANO LE SUE AREE ESONDABILI

ITALIA NOSTRA CHIEDE AL MINISTRO CLINI CHE , PRIMA DI  FINANZIARE UN PIANO CONTRO IL DISSESTO A ROMA E NEL LAZIO, VERIFICHI TUTTE LE ILLEGGITTIMITA’ PRODOTTE SUL TERRITORIO DALLE CONTINUE DEROGHE E SANATORIE



ITALIA NOSTRA per anni e anni ha denunciato, a livello nazionale, le cause del dissesto idrogeologico del nostro paese chiedendo di non permettere al cemento di insediarsi sia abusivamente che “legalmente” nelle zone a rischio di dissesto, a cominciare da quelle lungo i fiumi.

Basterebbe rileggere i numerosi libri, articoli e appelli di Antonio Cederna.

ITALIA NOSTRA ROMA ha continuamente chiesto, senza ottenere ascolto, ai diversi Sindaci della città di non permettere di far costruire, con continue deroghe ( avvallate dalla Regione, dalla Provincia e purtroppo anche dall’Autorità di Bacino ), nelle aree esondabili del Tevere e dell’Aniene.

ITALIA NOSTRA ROMA, nel 2009, ha denunciato quanto avveniva con le deroghe per i Mondiali di Nuoto, deroghe che autorizzavano la costruzione di altre strutture al Salaria Sport Village a Settebagni e negli altri Circoli sportivi, in aree esondabili.

Oggi queste società non possono chiedere finanziamenti pubblici per i danni subiti.

ITALIA NOSTRA ROMA chiede al Ministro per l’Ambiente Clini che, prima di destinare finanziamenti contro il dissesto del territorio di Roma e del Lazio, verifichi le numerose situazioni presenti abusivamente o permesse con atti in totale contrasto con l’interesse alla sicurezza e alla tutela delle opere legittime.

ITALIA NOSTRA ROMA, infine, chiede al Ministro Clini d’ intervenire immediatamente a bloccare, con un provvedimento nazionale, i progetti oggi in itinere a Roma e nel Lazio localizzati nelle residue aree libere rimaste lungo il Tevere, l’Aniene e gli altri fiumi e torrenti della Regione.



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