lunedì 17 dicembre 2012

GLI ALBERI MANCANTI E GLI ALBERI DI TROPPO


Per decenni il luogo più magico di Roma , dove purtroppo sfrecciano le auto senza limiti di velocità, è stato abbandonato al degrado. Molti non sanno che gli alberi non sono sempre la soluzione migliore.
Pessimi erano gli alberi che privavano della veduta di Roma dalla passeggiata verso lo scosceso terreno che finisce in via Margutta.  Veduta da godere passeggiando.

I residenti dell'area sottostante, avevano fatto di tutto per farli crescere, per la loro egoistica privacy.
Ora quegli alberi sono stati tagliati. Ma non basta un bravo assessore. Occorrerebbe una norma che obblighi i privati  a non rubare la veduta, pena…. il taglio della testa.
I lecci della passeggiata, trascurati e dimenticati per decenni, ora sono stati ripiantati.
Ma c’è qualcosa di più che manca: il restauro della pavimentazione.
Un inciso: a Villa Borghese intorno agli alberi c’era e c’è ancora una composizione di sampietrini che da grandi si fanno piccoli, piccoli, quanto più ci si avvicina alle piante.Chi sarà capace di restaurare questa meraviglia artigianale?
Ora chiedere il limite di velocità a 30 Km ora, con dei banali dissuasori di velocità, da Trinità dei Monti   passando per Villa Medici e arrivando al  piazzale del Pincio non è null'altro di quello che avviene nei centri storici in tutta Europa. Qui siamo in una area storica che è stata il luogo della passeggiata e del riposo domenicale per generazione di romani il limite di velocità deve essere un obbligo.
E poi cosa ci fanno le auto parcheggiate sulle rampe del Pincio? Non è certo una sosta autorizzata! 

.Italia Nostra Roma continua così la battaglia 
per la terrazza del Pincio!!!

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