Il centro storico di Roma rischia l’iscrizione nella “lista nera”
del Patrimonio Mondiale dell’Unesco a seguito della realizzazione
del Sottopasso di Lungotevere in Agusta
e del parcheggio di Passeggiata di Ripetta
Si è dato seguito alla dichiarazione del Presidente di Italia Nostra Roma, Carlo Ripa di Meana, informando, come già prospettato nel corso dell’incontro pubblico a Piazza del Popolo dell’8 Luglio scorso, i responsabili della Convenzione Internazionale dell’Unesco sul Patrimonio Mondiale, della necessità di una urgente verifica del progetto del Sottopasso dell’Ara Pacis e del parcheggio di Lungotevere di Ripetta, per il quale sono in corso le procedure di assegnazione alle Ditte appaltatrici.
Il progetto appare, infatti, in palese contraddizione con le norme di salvaguardia internazionali che riguardano i Siti del Patrimonio Mondiale, ai quali il centro storico di Roma è iscritto sin dal 1980.
Nella comunicazione alle autorità dell’Unesco si è fatta presente la necessità di una valutazione indipendente di impatto ambientale e storico-archeologico che, sorprendentemente, non è stata effettuata prima dell’imminente assegnazione , nonché la mancanza totale di verifiche e consultazioni pubbliche sugli effetti che il progetto avrà per i residenti dell’area e per i cittadini tutti.
del Patrimonio Mondiale dell’Unesco a seguito della realizzazione
del Sottopasso di Lungotevere in Agusta
e del parcheggio di Passeggiata di Ripetta
Si è dato seguito alla dichiarazione del Presidente di Italia Nostra Roma, Carlo Ripa di Meana, informando, come già prospettato nel corso dell’incontro pubblico a Piazza del Popolo dell’8 Luglio scorso, i responsabili della Convenzione Internazionale dell’Unesco sul Patrimonio Mondiale, della necessità di una urgente verifica del progetto del Sottopasso dell’Ara Pacis e del parcheggio di Lungotevere di Ripetta, per il quale sono in corso le procedure di assegnazione alle Ditte appaltatrici.
Il progetto appare, infatti, in palese contraddizione con le norme di salvaguardia internazionali che riguardano i Siti del Patrimonio Mondiale, ai quali il centro storico di Roma è iscritto sin dal 1980.
Nella comunicazione alle autorità dell’Unesco si è fatta presente la necessità di una valutazione indipendente di impatto ambientale e storico-archeologico che, sorprendentemente, non è stata effettuata prima dell’imminente assegnazione , nonché la mancanza totale di verifiche e consultazioni pubbliche sugli effetti che il progetto avrà per i residenti dell’area e per i cittadini tutti.
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