lunedì 11 luglio 2011

PROTESTA RIUSCITA A PIAZZA DEL POPOLO

I PLATANI DI RIPETTA NON SI TOCCANO
CHIEDEREMO L’INTERVENTO DELL’UNESCO


La protesta di Italia Nostra Roma, che si è svolta a Piazza del Popolo, per salvare i platani dal progetto del sottopasso dell’Ara Pacis ed il parcheggio di Passeggiata di Ripetta, ha avuto un’ ottima risposta di appoggio ed adesioni di un folto pubblico appartenente a vari Comitati cittadini, intellettuali, docenti universitari, associazioni e residenti.
Si riportano brevi dichiarazioni di alcuni partecipanti:
Carlo Ripa di Meana, presidente di Italia Nostra Roma, “Lancio un appello politico al Sindaco Alemanno: insistere su un progetto sbagliato che creerebbe un effetto domino a caduta di tutti i platani dei Lungotevere, indebolisce la sua posizione. Sindaco, decida, come ha fatto Pisapia a Milano per Piazza Lavater, che questo scempio non si faccia. E’ ancora in tempo per tornare indietro”.

Giorgio Muratore, docente della cattedra di “Storia dell’Arte e dell’Architettura Contemporanea” presso la Facoltà di Architettura “Valle Giulia”, “ Questo progetto è una cosa indegna per un paese civile. Non serve a nulla: gli alberi di Passeggiata di Ripetta e del Lungotevere non possono essere spostati e poi rimessi”.

Mario Attorre, consigliere Italia Nostra Roma,: “Con questo progetto si stravolge e si snatura una delle zone più intime e particolari di Roma dove si respira, ancora, l’atmosfera della Roma sette-ottocentesca. Non voglio che la Passeggiata di Ripetta sia unita alla collezione di acquerelli di Roesler Franz della “Roma sparita”, per una mera motivazione di soldi”.

Fulco Pratesi, presidente onorario WWF, “E’ un errore tremendo ed un progetto inutile, utilissimo, invece, per chi venderà i posti auto. Faremo di tutto per bloccare questa porcata”.

Oreste Rutigliano, consigliere nazionale di Italia Nostra e vice presidente della sezione di Roma, “Roma è una città in vendita nelle sue tre dimensioni, profondità, superficie ed altezza. Stanno mangiando i luoghi più preziosi della città e la stanno svendendo. Roma è all’asta”.

Francesca Di Castro, architetto del paesaggio e vice presidente dell’associazione Roma Tiberina, “ 2,5 mt. di spazio per le radici dei platani non è niente. Non ne rimarrà uno vivo. Quel paesaggio è vincolato e non deve essere toccato”.

Vanna Mannucci, vice presidente Italia Nostra Roma, “Signor Sindaco, le chiedo per quale motivo, per quanto mi risulta, non è stato ancora chiesto il parere al servizio giardini, fondamentale per la decisione. Che cosa aspetta?”

Sandro Bari, presidente Comitato per il Tevere, “Questa è la battaglia dei comitati. Questa è un’iniziativa pesante. Esisteva già lo scempio della Teca dell’Ara Pacis. Il sottopasso sarebbe un “fosso davanti” alla teca ed il parcheggio un “ buco dietro””.

II Municipio, Consigliere Massimo Inches e Roberto Cappiello, presidente Commissione Sicurezza, “ Siamo molto preoccupati dell’espianto e ricollocazione dei platani di Lungotevere e di Passeggiata di Ripetta perché una loro eventuale ricollocazione non garantirebbe né la sopravvivenza degli alberi né la sicurezza dei cittadini. Appoggiamo la battaglia di Italia Nostra Roma”.

Adele Cambria, decana dei giornalisti, “Ho fatto a piedi le rampe del Valardier venendo dalla terrazza del Pincio e ho visto un pericoloso spanciamento del terreno sotto la panoramica terrazza. Non c’è alcuna protezione. Che sta succedendo? Dove sono le autorità?”

Luca Scarnati, dottore Forestale Uniroma1, “ Ritengo molto improbabile, dopo un espianto, la sopravvivenza di platani di così alto fusto a Passeggiata di Ripetta, mentre per quelli del Lungotevere il taglio ravvicinato delle radici priverebbe gli alberi della necessaria riserva idrica con conseguente compromissione della stabilità. Gli alberi sarebbero, quindi, a rischio schianto. Come cittadino appoggio la battaglia di Italia Nostra Roma”.

Orietta Lupo, comitato quartiere delle Vittorie, “Lamento la mancanza di un parco per i bambini nel nostro quartiere. Appoggio Italia Nostra Roma nella sua battaglia per la salvaguardia del verde esistente”.

Marina Ripa di Meana, socia di Italia Nostra Roma, “ Siamo tutti platani, Alemanno non pensare di tagliarci”.

Patrizia Ugolotti, consigliere di Italia Nostra Roma, “Mi auguro che il parere delle sopriaintendenze sia, ovviamente, allineato con la salvaguardia e tutela del patrimonio paesaggistico del centro storico dichiarato dall’Unesco “patrimonio del mondo

Conclude Carlo Ripa di Meana, presidente Italia Nostra Roma, “Lunedì. invierò all’Unesco una richiesta di controllo in merito alla compatibilità relativa alla sopravvivenza dei platani se venisse approvata la proposta di sottopasso del Lungotevere in Augusta e del parcheggio interrato di Passeggiata di Ripetta. Secondo le linee guida stabilite dal “World Heritage Sites (WHS)”, infatti, l’Unesco nel 1980 ha deliberato l’iscrizione del centro storico di Roma (entro le Mura Aureliane per un’area di 1446.2 ettari) patrimonio del mondo.”

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