giovedì 4 febbraio 2010

Mi ricordo un prato verde...al Foro Italico. Abuso di Stato

La costruzione del Nuovo Stadio del Tennis è un Abuso di Stato.
Al posto del prato, progettato da Enrico Del Debbio al Foro Italico: lo stadio del Tennis; il prato era studiato per esaltare la visione di Monte Mario.
Lo Stadio del Tennis appare come un mastodonte che va a tappare il vuoto che tale doveva rimanere, soffoca le architetture vincolate e vanifica le leggi di tutela dello Stato.
Italia Nostra Roma ha assistito al grande ricatto da parte della Federazione Internazionale del Nuoto “ o si costruisce lo stadio del tennis per contenere una piscina provvisoria o i campionati mondiali del nuoto non si svolgeranno a Roma”-. Suona come un ricatto...Non credete?
Italia Nostra ha fatto inutilmente la controproposta di costruire uno o più stadi del tennis nell’area di Tor di Quinto che è il naturale bacino d’espansione del Foro Italico.

Vorremmo ricordare che esiste un codice dei beni culturali che non lascia dubbi per quanto riguarda la costruzione di nuove cubature all'interno di luoghi tutelati.
Il Foro Italico ha lo stesso vincolo dei Fori Imperiali!


Il Codice dei Beni Culturali è esplicito nel prescrivere che in luoghi vincolati non siano, ai sensi di legge, possibili stravolgimenti di nuove edificazioni.
La costruzione dello stadio del tennis ha una volumetria che supera di gran lunga la sagoma della Casa della Scherma e dell’Ostello della Gioventù.

La legalità imporrebbe che lo stadio del tennis al Foro Italico fosse trasferito in un'altra area libera da vincoli monumentali.
E’ assurdo chiedere ai cittadini il sacrosanto rispetto delle leggi quando lo stesso Stato abdica al suo ruolo permettendo un vero e proprio “ABUSO”.

Per le Olimpiadi nessuna voce è stata levata per il restaurodel complesso monumentale del Foro Italico, compresa la Casa della Scherma e l'Ostello della Gioventù.

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