lunedì 2 dicembre 2013

GLI ALBERI DI ROMA A RISCHI SCHIANTO





Tutte le volte che a Roma si alzano venti di portata eccezionale il disastro tragico e luttuoso della caduta degli alberi riempe le cronache dei giornali.
Poi, finita la tempesta di vento o di qualsiasi altro evento naturale, tutto ritorna come prima.
Le alberate di Roma, tranne quelle nei nuovi insediamenti abitativi, sono vetuste, malate e, data la cronica mancanza di fondi dell'Assessorato all'Ambiente, non si può provvedere ad una manutenzione nè ordinaria nè straordinaria.
Tutto ciò non è più accettabile
L'Assessorato all'Ambiente fa quello che può, vale a dire molto poco rispetto alle reali necessità degli alberi cittadini. Il Bilancio dell'Assessorato all'Ambiente, infatti, è stato falcidiato anche quest'anno come in tutti gli anni precedenti, il che significa: mettere il Servizio Giardini nelle condizioni di non poter operare.
A Villa Borghese è stato necessario abbattere, nel maggio 2012, 115 Pinus Pinea a rischio di schianto, l'estate precedente era stata evitata una tragedia per puro caso di un pino che si era schiantato al suolo nel Parco. Una famiglia di turisti ha fatto appena in tempo a mettersi in salvo.
La tragedia di ieri, domenica 1 dicembre, lungo la Cristoforo Colombo, nella quale è deceduto un cittadino romano non deve mai più ripetersi.
Le alberate cittadine e quelle nelle ville storiche devono essere censite  e valutate per il loro reale stato di salute. E' necessario un intervento, fatte le debite valutazioni, di demolizione e contestuale sostituzione degli alberi a rischio di crollo.
Non è più procrastinabile, costi quello che costi, la valutazione dello stato di salute degli alberi di Roma per impedire il baratto una vita contro un albero a rischio.

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