domenica 27 marzo 2011

CARO ASSESSORE CORSINI LEI IGNORA........

Caro Assessore Corsini, se nella sua vita Lei, invece di occuparsi di questioni giuridiche legate agli appalti, si fosse occupato di urbanistica saprebbe bene che Italia Nostra Roma è l’Associazione, per antonomasia, che ha proposto i migliori e più avanzati progetti per Roma. Lei ignora che la legge per Roma Capitale, che è un legge-programma di opere pubbliche di alto interesse per la mobilità e lo sviluppo per la Capitale, è stata proposta e ottenuta all’unanimità in Parlamento dal Presidente pro tempore di Italia Nostra Roma, On. Antonio Cederna. Lei ignora che l’ufficio di Roma Capitale che ha stabilito e, in parte, realizzato il più grande programma di opere pubbliche per Roma, è stato creato e diretto dal Consigliere del Direttivo della Sezione di Roma, On. Nicola Scalzini, già Sottosegretario di Stato alla Presidenza. Lei ignora che le numerose proposte di tunnel, metropolitane, tram, nuove piazze sono nate nelle sobrie stanze delle Sezione di Italia Nostra Roma. Lei ignora che giace presso la segreteria del Sindaco, almeno da sei mesi, la proposta di Italia Nostra Roma di creare una nuova piazza a 300 metri da Piazza del Popolo, e precisamente a Borghetto Flaminio; piazza che sarebbe in grado di gareggiare con la stessa piazza del Popolo per fascino e funzioni. Potrebbe essere l’unico progetto di rilievo realizzato entro il mandato del Sindaco. ANCHE QUESTO LO IGNORA. Lei infine ci accusa di dire sempre “NO”. Nello stesso momento, però, in cui Lei programma di mettere in cantiere la sua “operina” ai bordi della “bara” di Meier, Italia Nostra Roma le ricorda la proposta dell’urbanista Leonardo Benevolo di progettare un tunnel unico dritto come una spada e veloce come lo sognerebbero i romani automobilisti vada da Viale Angelico a Porta Portese: gli stessi automobilisti che Lei manterrà ingolfati per sempre sui Lungotevere, magari dentro al Suo “tunnellino”. La diffidiamo, quindi, dall’usare l’espressione “signor No” nei confronti di Italia Nostra Roma in forma di calunnia, finalizzata ad escludere un confronto con la pubblica opinione, mantenendo invece aperto un dialogo solo con la categoria dei costruttori. Il Presidente di Italia Nostra Roma Carlo Ripa di Meana

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