giovedì 8 aprile 2010

Alemanno e i complessi di inferiorità

Il Sindaco Gianni Alemanno ha rovesciato con la comunicazione del Convegno delle Archistar le sue intenzioni urbanistiche e le prime decisioni espresse all’inizio del suo mandato assumendo il governo della città.

Oggi si stringe tutto fiero al petto alcune archistar che hanno già prodotto gravi guasti anche a Roma nel centro storico con opere incongrue e costosissime come fino all’anno scorso lo stesso Alemanno giudicava ad esempio la teca dell’Ara Pacis realizzata da Richard Meier.

Appare misterioso il proposito annunciato di negoziare con Meier ulteriori interventi in particolare sul Lungotevere e verso largo Augusto Imperatore dove il white architect ha già ferito con l’ossessione del colore bianco il Mausoleo di Augusto e le chiese che chiudono quello spazio con le patine, i colori, i disegni delle facciate anche di Valadier.

Egualmente misterioso è il sopralluogo annunciato a Tor Vergata con lo spagnolo Santiago Calatrava che per il momento ha unicamente comunicato l’importo spropositato della sua parcella.

Italia Nostra Roma conferma la sua delusione e la sua contrarietà a questo rilancio del narcisismo e delle spese pazze inaugurato da Rutelli, ripreso da Veltroni e fatto proprio da Alemanno nella continuità provinciale di queste committenze così mortificanti per la città.

Basta con i complessi di inferiorità che portano a Roma guai e sola retorica.

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