COMUNICATO STAMPA
19.11.2015
ITALIA NOSTRA ROMA: LA 46ESIMA
VARIANTE DELLA METRO C
PUO’ ESSERE SOLO
NUOVO TRACCIATO DA SAN
GIOVANNI AL CIRCO MASSIMO
L’ ipotesi della 46esima variante
della Metro C a San Giovanni, appresa dagli organi di stampa, deve essere respinta con forza in attesa che
la Procura della Corte dei Conti si concluda con l’accertamento delle
responsabilità delle precedenti 23 varianti su un totale di 45 ritenute
illecite e che sembra abbiano già prodotto 270.160.576 euro di danno economico.
Cifra che supera abbondantemente i fondi stanziati per la sicurezza ed il
decoro di Roma per il Giubileo della Misericordia.
Inaccettabile anche solo
l’ipotesi della 46esima variante, inaccettabile la spesa aggiuntiva,
inaccettabile il ritardo di 2 anni della consegna della tratta T4 della Metro C
che sembrerebbe comportare lo stravolgimento della stazione San Giovanni
praticamente finita.
Il Consiglio dei Ministri, il
CIPE, il Presidente della Regione Lazio, il Commissario Prefettizio, il Commissario
alla Mobilità e il Dipartimento alla Mobilità del Comune di Roma respingano,
formalmente, l’ipotesi della 46esima variante della Metro C che costerebbe, se
venisse approvata, 50 milioni di euro ed un ritardo previsto di 2 anni.
Italia Nostra Roma chiede che per
qualsiasi ipotesi progettuale di prolungamento della Metro C si imponga,
finalmente una reale Valutazione di Impatto Ambientale, imposta dalla Comunità
Europea e mai applicata per le precedenti 45 varianti, sottoposte solo ed
esclusivamente ad un generico parere di “non assoggettabilità” .
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