COMUNICATO STAMPA
29.04.2019
C’è un solo modo per impedire la
circolazione delle automobili a Villa Borghese: un grande progetto deve
prevedere lo smantellamento dell’asfalto dalle strade per eliminare la
circolazione delle automobili.
Negli anni ’60 una rete
autostradale traversava la Villa dei romani. Quando la Villa storica fu chiusa
al traffico automobilistico, però, le strade asfaltate rimasero rigorosamente
al loro posto e sono tutt’ora utilizzate. Uno spettacolo indecoroso per una
Villa storica.
Negli anni, oltre
all’attraversamento selvaggio, alla sosta lungo i viali, etc, si sono aggiunti
risciò, bighe elettriche, pattini, kart e naturalmente le tollerate biciclette.
I viali asfaltati sopravvissuti all’impostazione anni ‘60/’70 sono, di
fatto, impraticabili per i veri ed unici fruitori della villa, i cittadini a
piedi che sono tollerati, con grande fastidio, dagli utilizzatori di questi
“mezzi di trasporto”, che hanno in pratica monopolizzato la Villa e creato
gravi incidenti.
L’unica manifestazione di grande
impatto a Villa Borghese ma l’unica possibile in quanto storicamente consolidata
è il Concorso Ippico Internazionale di Piazza di Siena. Per quanto in questi
ultimissimi anni, drasticamente ridotto, ma non abbastanza, il Concorso Ippico
porta ancora grave degrado per l’ingresso e il parcheggio di camion di servizio
piazzati ovunque sui prati, contro gli alberi e le siepi.
Italia Nostra Roma chiede,
quindi, al Ministero dei Beni Culturali e alla Sovraintendenza capitolina che
questa situazione completamente fuori legge venga sanata con un progetto
straordinario di intervento per lo smantellamento dei viali asfaltati retaggio
di un periodo fortunatamente, ma solo teoricamente, superato.
L’asfalto a Villa Borghese non
deve costituire un alibi e un incentivo alla circolazione delle
automobili. La sua rimozione, con un
moderno progetto di adeguamento, deve essere una priorità per il Ministero dei
Beni Culturali e la Sovrintendenza capitolina. Villa Borghese non è un circuito
automobilistico.