Una cubatura che va assolutamente respinta quella proposta dalla Società C.A.M. e appoggiata dall' uscente Assessore all'Urbanistica, Marco Corsini.
L'area degli scavi di Via Giulia, una delle strade più belle del mondo, non può diventare una gigantesca torta degli sposi.
A strati si sovrapporrebbero, secondo il progetto C.A.M, gli scavi archeologici, i piani di parcheggio, la costruazione con appartamenti in affitto, appartamenti e suite di un albergo e, ancora sopra, un'area espositiva. Nient'altro?
Italia Nostra Roma propone un semplice concorso internazionale di idee con un bando ben formulato che non lasci spazio a progettazione di nuvole e nuvolette che tanto piacciono alle nostre archistar.
L'Unione Militare a Via del Corso, sormontata dell'ameba di Fuksas, è un pessimo esempio di questa tendenza.
Architetti e altri professionisti, esperti e specializzati nel recupero dei centri storici, architetti e altri professionisti specializzati nella progettazione del verde storico da inserire nella disastrata area tra Via Giulia e Lungotevere Pierleoni dovrebbero partecipare al rigoroso concorso internazionale di idee. Scavi probabilmente da ricoprire in parte, creazione di un giardino compatibile con la bellezza di Via Giulia e Piazza della Moretta. Un elemnto architettonico adeguato dovrebbe contenere sia il museo virtuale di Via Giulia e i suoi ritrovamenti archeoligici che un'area espositiva pubblica a servizio dell'ormai enorme I Municipio.
La formulazione del concorso internazionale di idee deve vedere la reale partecipazione di Associazioni e cittadini. Non vogliamo pacchetti già preconfezionati dagli Ordini dei professionisti. Apriamo la progettazione della città anche a soggetti nuovi, giovani e specializzati.
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