COMUNICATO STAMPA
03.02.2016
VILLA STROHL-FERN: USO ED
ABUSO DELLA TERRA DI NESSUNO
50 ANNI DI ABUSI
Nel 1976 una notissima testata
romana recita “….Villa Strohl-fern: responsabile il Comune… per il Comune di
Roma sembra tutto regolare. In effetti la licenza ( autorizzazione per una
fogna) non fa che avvallare le opere abusive compiute nella Villa nonostante i
vincoli”.
Oggi, a Villa Strohl-fern sono in
accelerazione esponenziale i lavori di ristrutturazione del fabbricato 19 “il
Casone” con un bando di gara che Italia Nostra Roma ha sottoposto
all’attenzione del Presidente dell’ANAC, Raffaele Cantone.
Pare sia imminente il
posizionamento di prefabbricati, per ospitare gli allievi in attesa della
ristrutturazione del “Casone”, che hanno ottenuto il nulla-osta, in via
provvisoria, dalla Soprintendenza. Soprintendenza che “prescrive”, non “consiglia”,
un progetto unitario di restauro del giardino e dei manufatti, compresa la
porzione della Villa non utilizzata per la didattica. Progetto mai arrivato sui
tavoli della Soprintendenza.
Aumento di SUL (Superficie Utile
Lorda) di 570mq nel Casone per ospitare, come risulta da fonti ben informate,
altre trecento allievi significa un peso strutturale aggiuntivo e
significativo.
La rupe su cui poggia il Casone è
composta da travertini che presentano cavità e cunicoli per la quale c’è una
prescrizione dei geologi del Comune. Due frane si sono prodotte sia sopra Valle
Giulia che su Viale Tiziano poiché si tratta della stessa formazione geologica
affiorante.
Italia Nostra Roma chiede che
siano resi noti i calcoli dell’ingegnere strutturista anche in relazione alla
fragilità del terreno.
Un richiamo, severo, alla sicurezza in un luogo, la Villa, per il
quale sono state richieste decine di sanatorie e ne sono state rilasciate solo
due ( foglio 551 particella 11 e foglio 551 particella 16).
Abusi non sanati dunque? Ricordiamo
che la Villa fu sottoposta a sequestro giudiziario dal Pretore Infelisi nel
1975, provocando reazioni abnormi e spropositate da parte francese.
Tutto e molto altro ancora sta
succedendo in un silenzio allarmante su una Villa storica, storicamente usata
ed abusata.
Italia Nostra Roma chiede la più
alta attenzione a questo intervento “edilizio” che ha avuto la “benedizione”
del Commissario Straordinario Tronca.
I documenti dell’archivio storico
di Italia Nostra Roma sorprendono: constatiamo che da 50 anni a questa parte
nel tiro alla fune, tra vincoli e abusi, la corda si spezzi sempre dalla parte
italiana.
2 commenti:
Appecoronarsi è specialità tutta italiana.
E dopo la batosta della Libia continuiamo!!
Mossa dal desiderio di visitare questa villa dalla lettura di un libro di Carlo Levi, non riesco a pensare che sia stata abbandonata. Aveva ragione lo scrittore quando parlava del pericolo della decadenza nella quale saremo precipitati ,nel delirio dell'onnipotenza dell'uomo con il distacco dal mondo della natura, dal mondo degli animali, senza una compresenza dei tempi ossia la capacità di un'umanità di ospitare la molteplicità delle sue forme di vita ,l'uomo è gettato in una solitudine furente e distruttiva
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