COMUNICATO STAMPA
27 GENNAIO 2016
I MUSEI CAPITOLINI E
DANIELE DA VOLTERRA ALLA CAPPELLA SISTINA
“BRAGHETTONI” A TUTTI I MUSEI
ITALIANI ?
Daniele da Volterra fu incaricato, nel 1565
dopo il Concilio di Trento dal Papa Pio IV di mettere i “braghettoni” ai nudi
della Cappella Sistina, realizzata da Michelangelo, in un luogo simbolo della
cristianità, per un malinteso e retorico senso del pudore inaccettabile nella
cultura moderna e universale.
Considerate le ampie e
prestigiose disponibilità logistiche della Presidenza del Consiglio, non si
capisce per quale motivo non si sia trovata una sede idonea ad ospitare un Capo di
Stato straniero che ha sensibilità religiose diverse dalle nostre, piuttosto che rinunciare ai simboli identificativi
della nostra cultura, così profondamente radicata e legata alla storia della
nostra nazione.
Abdicare in maniera cosi plateale
alla nostra cultura è stato un atto di
resa incondizionata.
A tutto c’è rimedio, tranne che
al ridicolo.
I cerimoniali non hanno fatto una
bella figura se la soluzione al problema
è stata individuata “nel tombamento” di
uno degli elementi fondanti della nostra italianità: la cultura del bello, rinunciando così al nostro tratto distintivo
che ci rende unici a livello mondiale.
Le censure culturali non sono
accettabili in nessun ordinamento democratico e vanno respinte senza
incertezze. L’autocensura culturale, poi, è un atto ingiustificato,
ingiustificabile e insopportabile.
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