Villa Borghese è “isola pedonale”
istituita con legge regionale. Ma, risciò, monopattini a motore, macchinette
elettriche, biciclette elettriche e a pedali scorazzano liberi per la villa.
Tutti questi elementi di
trasporto per i cittadini non possono girare per in Villa Borghese proprio
perché isola pedonale.
L’incidente del risciò di sabato
scorso è già stato rilevato dalla stampa nonchè la pericolosità dimostrata
dalle condizioni di salute del cittadino investito dal mezzo fuori controllo.
Ci penserà la magistratura.
La presenza di questi elementi di
trasporto, comunque, sono contro le leggi di tutela delle ville storiche,
quindi, tutti i soggetti deputati alla salvaguardia del bene sono inadempienti
a pari merito. Le Soprintendenze di Stato e la Sovraintendenza al Comune di
Roma, l’Assessorato all’Ambiente della Regione Lazio e del Comune di Roma e
l’Assessorato alla Mobilità del Comune di Roma che, per aggravare lo stato già
precario della Villa Storica, consente la fermata dei pullman turistici a Viale
George Washington. Riscaldamenti accesi dagli autisti in sosta durante
l’inverno e aria condizionata durante l’estate, agenti inquinanti emessi per
ore che sono una vera “boccata di salute” per le alberate storiche di Villa
Borghese.
In una recente dichiarazione alla
stampa, l’Assessore Improta afferma che la futuribile Metro C che arriverà ad
Ottaviano, tra 20 anni forse, permetterà di allontanare i bus turistici dal
Centro storico. Non è possibile aspettare tanto. Per il Giubileo del 2000 l’allora
sindaco Rutelli non permise l’accesso ai bus turistici dal centro storico di
Roma, quello che stato possibile allora deve
essere possibile anche oggi.
Villa Borghese è completamente
senza tutela. Italia Nostra Roma chiede che sia redatto subito un nuovo piano organico di assetto e di
utilizzo della villa storica, piano che
deve essere prioritario nell’agenda politica dell’Amministrazione Capitolina.
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