Benevento in questi giorni |
COMUNICATO STAMPA
21 OTTOBRE 2015
BASTA GIRARE LA TESTA
DALL’ALTRA PARTE
L’ITALIA CHE FRANA
NON HA PIU’ IL MUSEO DEL TERRITORIO NAZIONALE
DA 20 ANNI
Roma 1885: viene inaugurato dal Re Umberto I il museo del Servizio
Geologico d’Italia voluto da Quintino Sella che con grande lungimiranza aveva
colto prima di tutti l’enorme fragilità geologica italiana e l’importanza di un
Museo del territorio.
Roma 2003: l’Agenzia del Demanio è autorizzata a vendere Palazzo
Canevari, in Largo di Santa Susanna, cartolarizzato nel 2003 dal Ministero
dell’Economia e Finanza. Nel 2005 la vendita è perfezionata. Il Museo del
Territorio è sparito.
Roma 2015: dopo passaggi di proprietà Fintecna, Fintecna Immobiliare,
Pirelli Re fino ad arrivare ad una società con sede a Singapore, Palazzo
Canevari passa, in via definitiva, a Cassa Depositi e Prestiti che intende
farne uffici, avendo già ottenuto da Roma Capitale il cambio di destinazione
d’uso.
Le collezioni lito-mineralogiche,
paleontologiche e storiche
vengono stivate in casse nel 1995 e iniziano una
serie di traslochi, per ora, durata già 20 anni, in ordine Protezione Civile a Castelnuovo
di Porto, sede ISPRA di Via Curtatone, sede ISPRA di Via Brancati ma anche
questa non definitiva. Solo all’amore dei funzionari dell’ISPRA è affidata la
cura delle collezioni.
Un delitto culturale e
scientifico che non ha precedenti nella sovrana indifferenza e nella tiepida
attenzione di chi ha il dovere di restituire alla comunità scientifica e ai
cittadini l’esposizione dei reperti che sono stati fondamentali per la
redazione della Carta Geologica Nazionale.
Italia fragile, Italia
compromessa, Italia che seguita a franare, a smottare, a implodere su se stessa
e un Museo Geologico Nazionale trasformato in uffici. Uffici che sicuramente
possono trovare collocazione nelle innumerevoli proprietà della Cassa Depositi
e Prestiti. La devastazione, ultima in ordine di tempo, del territorio del Beneventano
e del Sannio è in atto in queste ore. Nessuno può più girare la testa
dall’altra parte.
Italia Nostra Roma sollecita, per
l’ennesima volta, il Ministero dell’Ambiente, il Ministero dell’Economia e
Finanze e il Ministero dei Beni Culturali a fare la loro parte per evitare che
il Museo Geologico Nazionale muoia nella colpevole indifferenza culturale e scientifica
delle Istituzione che hanno l’obbligo di tutela.
I Ministri non possono più
girare la testa dall’altra parte
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