COMUNICATO STAMPA
21.04.2015
STADIO DELLA ROMA:
FINALMENTE E’ ALL’ ESAME UNA SOLUZIONE
ALTERNATIVA A TOR DI VALLE
ITALIA NOSTRA ROMA AVEVA GIA’ PROPOSTO
L’AREA DI TORVERGATA NEL 2013
L’area di
Tor di Valle, così come ampiamente denunciato da Italia Nostra Roma, risulta del
tutto inadeguata:
1) Italia Nostra Roma, per
prima, denunciò l’ambiguità della questione proprietaria. La Società di Papalia
è fallita, il giudice fallimentare stabilirà nell’udienza di maggio prossimo la
“definizione” del fallimento, “definizione” che appurerà se la Società Euronova
è proprietaria dell’area.
2) Il Fosso di Vallerano è
definito in classe R4 per il rischio idrogeologico, su una scala da 1 a 4,
quindi, altissimo. I lavori di messa in sicurezza del Fosso sono prioritari
rispetto alla posa della prima pietra dello Stadio. Nulla può essere realizzato
senza l’opera di mitigazione del rischio idrogeologico, così come si sono
espressi chiaramente il Ministro dell’Ambiente Galletti, in risposta a quanto
posto da Italia Nostra Roma sottolineando una serie di condizioni estremamente
vincolanti, e l’Autorità di Bacino.
3) Infrastrutture
costosissime, con tempi di realizzazione ignoti: prolungamento della MetroB,
ponte pedonale che scavalca il Tevere e lavori per la Via del Mare e la Via
Ostiense, nonché il collegamento Roma-Fiumicino. Condizioni, queste, imposte dal Comune di Roma per ottenere la
dichiarazione di pubblica utilità.
Un progetto
colossale che prevedeva persino 900mila mc per tre grattacieli, mai contemplati
sul territorio romano, in compensazione.
Italia
Nostra Roma, un anno fa, ha fatto un’analisi rigorosa e documentata sugli
ostacoli obiettivi della realizzazione dello Stadio a Tor di Valle e valutato
positivamente l’area pubblica di Torvergata.
Italia Nostra Roma
apprende, dalla testata “Nuovo Corriere Laziale” del 20 aprile 2015, che,
finalmente, si sta valutando l’ipotesi alternativa di Torvergata, già suggerita
dall’Associazione nel 2013 e nel 2014 (vedi allegati).
Torvergata,
area già pubblica, con infrastrutture già esistenti ed idonee, già destinata ad
eventi sportivi con la “cittadella dello sport” è occasione da non perdere per
il recupero funzionale di quell’area abbandonata, realizzata per i Campionati di
nuoto del 2009 e progettata dall’Archistar Santiago Calatrava. Un “non finito”
vergognoso e costosissimo, un vuoto di
programmazione urbanistica che potrebbe essere colmato con il nuovo stadio della Roma.
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