Niente più carcere per chi incendia anche dolosamente il patrimonio boschivo.
Un delitto "cardine" nel diritto ambientale che non può certo essere inquadrato nella categoria dei "reati minori".
Ettari di territorio italiano vengano bruciati durante l'estate dagli incendi di natura essenzialmente dolosa e gli incendi da trascuratezza (sigaretta o fuoco da bivacco spenti male, la pratica in uso dai contadini di bruciare le stoppie sono percentuali marginali).
Corpo Forestale dell Stato, Vigili del Fuoco e Volontari, che combattono a rischio della vita per contrastare gli incendi boschivi, combatteranno contro i fantasmi.
Nessuno pagherà per il delitto consumato.
Questa demolizione radicale di ogni deterrente e repressione del reato di incendio boschivo deve essere contrastata.
Il delitto di incendio boschivo è un delitto ambientale vero e grave, il decreto legge "svuota" carceri (d.l. 1 luglio 2013 n.78) variato nel periodo estivo quando i livelli di percezione sono tradizionalmente attenuati dal clima balneare del "governo".
Nessuno pagherà per il delitto consumato.
Questa demolizione radicale di ogni deterrente e repressione del reato di incendio boschivo deve essere contrastata.
Il delitto di incendio boschivo è un delitto ambientale vero e grave, il decreto legge "svuota" carceri (d.l. 1 luglio 2013 n.78) variato nel periodo estivo quando i livelli di percezione sono tradizionalmente attenuati dal clima balneare del "governo".
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