lunedì 29 agosto 2016

L'ATTUALITA' DEL PENSIERO DI ANTONIO CEDERNA A 20 ANNI DALLA SUA SCOMPARSA




Vent'anni fa ci lasciava Antonio Cederna, i suoi articoli, i suoi libril e,le sue interviste che denunciavano i disastri del nostro paese sono sempre più attuali.
                                             Sondrio 27.08.1996 - Roma, 27.08.2016  

Vent’anni fa  ci ha lasciato Antonio Cederna, da sempre Presidente della Sezione di Roma di Italia Nostra. Lasciava un vuoto incolmabile non solo nella nostra associazione, ma  in tutto il nostro paese. I suoi libri, i suoi articoli e le continue denunce sui tanti rischi idrogeologici e sulle mancanze di valide leggi e finanziamenti per mettere in sicurezza il territorio prevedevano già da allora che sarebbero diventati sempre più numerosi i disastri ambientali che stanno distruggendo da anni il nostro paese. Ha sempre chiesto di non cancellare il Servizio Geologico Nazionale e di mantenerlo nella sua sede storica di Largo Santa Susanna a Roma col suo unico e straordinario patrimonio di documentazioni oggi invece smembrato.
In questi giorni di lutto, leggendo una parte di un articolo del Corriere della Sera del 25 novembre 1980, appare evidente che  quanto scrisse allora dovrebbe essere pubblicato oggi perché come in tutti i suoi scritti denuncia l’assoluta mancanza di prevenzione per impedire tanti morti e tante distruzioni dei nostri beni culturali e ambientali.
.”Succede coi terremoti quello che succede con le alluvioni, grazie al cronico rifiuto di ogni programmazione e interventi preventivi. Morte e distruzione, nella loro tremenda entità, si devono alle case costruite sui pendii friabili, alle industrie costruite nelle golene dei fiumi, agli alberghi costruiti sul tracciato di antiche valanghe, a strade costruite sopra terreni di riporto, alle bonifiche insensate di zone umide, che sono lo sfogo naturale dei corsi d'acqua, al prelievo rapinoso di materiali dai fiumi, con sconvolgimento del loro alveo, della loro portata e conseguente erosione delle coste.

“Il terremoto è dunque un aspetto di quell’autentico sisma permanente che è il saccheggio generalizzato del territorio e delle sue risorse; e l’espressione di circostanza sulla faccia dei ministri e sottosegretari che visitano le zone disastrate nasconde un’antica colpa: quella di non aver mai portato in porto i provvedimenti indispensabili a ridare un minimo di sicurezza fisica al Paese.”

0 commenti:

Posta un commento

Share

Twitter Facebook Digg Stumbleupon Favorites More