Troppo poco è stato detto e scritto sulla valenza mondiale della Collezione Torlonia appena "sdoganata" dal Ministero dei Beni Culturali.
La Collezione delle Collezioni come è stata autorevolmente definita.
Collezione accatastata alla meglio in locali alla Lungara |
Hestia Giustiniani |
Scavi di Porto |
Due righe di informazione
I 620 elementi scultorei della Collezione Torlonia sottratti da 40 anni al pubblico godimento, sono il frutto di acquisizioni da parte dei Principi, di numerose, ricchissime collezioni.
La Collezione Cavaceppi,
composta a sua volta dalle Collezioni Savelli, Cesi e Pio da Carpi, la grandiosa Collezione Giustiniani e da ritrovamenti archeologici duranti gli scavi nei possedimenti della famiglia.
I giornali, con le pagine di cultura, dovrebbero essere traboccanti di articoli su questo avvenimento storico.
Battaglia di Antonio Cederna
che nel 1977 scrive: "Signor Ministro dei Beni Culturali, Onorevoli Deputati e Senatori, che ogni tanto firmate vani ordini del giorno in difesa del patrimonio storico artistico avete mai sentito parlare della Collezione Torlonia alla Lungara, sapete niente di quanto è successo?....."
Frase profetica.
La tiepida risposta del mondo della Cultura impressiona. Il successo delle trattative Ministero dei Beni Culturali e Fondazione Torlonia Onlus sono passate quasi sotto silenzio.
Testate, che pure hanno ospitato la firma di Antonio Cederna, se la sono cavata con poco, anzi, pochissimo. Impressionante e scandaloso, forse più scandaloso, della sottrazione della Collezione al pubblico godimento.
La Cultura italiana è narcotizzata se non si riesce a cogliere ed apprezzare il passo gigantesco fatto dal Ministero dei Beni Culturali.
Dove sono gli intellettuali, dove sono gli uomini di cultura?
La razza è in via di estinzione.
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