I sanpietrini (cunei di porfido nostrani e non cinesi) sono un segno distintivo, altamente caratterizzante delle strade romane fin dal '500.
Ora, il neonominato Assessore ai Lavori Pubblici, Maurizio Pucci, facendosi tornare i conti, dichiara che i sanpietrini sono pericolosi, inquinano i monumenti, devono essere, quindi, rimossi e...udite, udite.....spostati in periferia. Poichè sono pericolosi al centro storico si scaraventano in periferia, pattumiera della città. Di ben altro ha bisogno la periferia romana...
I sanpietrini non sono nè buoni nè cattivi. Buona o cattiva è, invece, la gestione cialtrona dell'ordinaria manutenzione dei medesimi.
Questo è il punto.
Se i sanpietrini fossero posati a regola d'arte, se i sanpietrini fossero mantenuti nel loro assetto in maniera costante e con cura non creerebbero nessun problema a nessuno. Certo, qualche tacco 12 rischierebbe sempre di rompersi, rischio che peraltro corrono, comunque, per i buchi immani, le fratture e le voragini dell'asfalto cittadino, in centro come in periferia, senza distinzione alcuna. L'ordinaria manutenzione dei sanpietrini al centro storico, in Prati e in altre zone della città è inesistente, come è inenesistente la manutenzione ordinaria delle strade asfaltate di Roma.
Negateci tutto
ma non potete negarci l'ordinaria manutenzione della città.
Quindi, caro Pucci, non diamo la colpa ai sanpietrini che se sono dissestati dipende solo ed esclusivamente da te e poi, caro Pucci, non si può pensare di azzerare 500 anni di storia e di caratteristiche uniche di Roma ipotizzando la vendita di un bene pubblico. I sanpietrini appartengono ai romani e non a te.
E, come ebbe a dire Alessandro Manzoni nel capitolo 34 dei Promessi Sposi: "Va’, va’, povero untorello, - rispose colui: - non sarai tu quello che spianti Milano."
Di seguito il comunicato stampa diffuso ai media:
Italia Nostra Roma dopo
le varie assurde e inaccettabili proposte sul togliere, spostare ed addirittura
vendere i poveri sanpietrini, si rivolge alla Soprintendenza statale di Roma
perché intervenga ad assicurare garanzie
per la tutela di un elemento storico
di pavimentazione e arredo della Capitale.
Le dichiarazioni più
incredibili sono venute dal neo assessore ai Lavori Pubblici, Maurizio Pucci
che ha accusato i sanpietrini di essere
causa d’inquinamento infatti ha dichiarato che "la sutura tra un sampietrino e
l'altro produce polvere che crea inquinamento, danneggia i monumenti".
Italia Nostra Roma da anni denuncia
l’erosione dei monumenti dovuta alle troppe auto, pulmann, camion di carico e
scarico che attraversano il centro
storico senza che nessun sindaco abbia posto mano a decisivi rimedi, ma
apprende oggi che la colpa è dei sanpietrini.
Il neo assessore, inoltre, ha ispirato la nota di
ieri dell’ufficio stampa comunale che recita : “esiste poi
una non indifferente variabile economica che rende più vantaggiosa la parziale
sostituzione del fondo in basolato lavico. Un metro quadrato di posa di
sampietrini costa infatti 212 euro, la stessa superficie in asfalto moderno ne
costa 52. I sampietrini rimossi possono dunque rappresentare un valore prezioso
da utilizzare come ‘cambio merce’ negli appalti con le aziende incaricate di
ripavimentare le strade sia in asfalto che con i sampietrini rimossi”
L’utilizzo
del “valore prezioso”del sanpietrino per risolvere il dissestato bilancio
comunale ?
Un
ultimo commento riguarda la proposta del Sindaco Marino di portare i
sanpietrini in periferia per aggiungere un valore da “centro storico” e così “dando la stessa dignità ai cittadini che abitano quei quartieri”
Italia
Nostra Roma ritiene che prima dei sanpietrini le periferie hanno bisogno di
vedere soddisfatte ben altre esigenze a cominciare, tra l’altro, proprio da
quella di eliminare le numerose buche ed avvallamenti pericolosi ancora
esistenti, certo non provocati dai
sanpietrini, ma da appalti di asfaltature tutti da verificare.
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