COMUNICATO STAMPA
3 GIUGNO 2014
Il Progetto
per il nuovo stadio della società Roma a Tor di Valle non può essere secretato
anzi, al contrario, tutto deve essere pubblico e trasparente fin dalle prime
battute. Non può essere secretato e discusso a “porte chiuse” come dichiarato ufficialmente.
Un progetto
di questa portata che esige grandi interventi di opere pubbliche, interessa
tutti i cittadini romani dal primo all’ultimo, romanisti e non. Il nuovo ponte
sul Tevere, l’ adeguamento della viabilità esistente, gli svincoli sul GRA e il
prolungamento della metropolitana B, i vincoli di in edificabilità e i vincoli
paesaggistici non sono e non possono essere “segreti di stato”.
Ancora deve
essere confermato se quest’opera è di pubblica utilità. La pubblica utilità non
può essere valutata a porte chiuse senza la partecipazione diretta dei cittadini.
Italia Nostra
Roma ha apprezzato il desiderio di trasparenza dell’Assessore Caudo che è
insufficiente, però, a garantire un percorso limpido e condiviso.
Italia Nostra
Roma chiede, quindi, che tutte le fasi dell’iter procedurale siano rese
pubbliche dal Sindaco di Roma Capitale, Ignazio Marino.
Non scherziamo.
Il progetto del nuovo stadio della Roma non può essere nè un segreto di stato nè un segreto militare escluso quindi alla conoscenza e alla comprensione dei cittadini. In una fase storica in cui vengono tolti i segreti a tutti gli atti del periodo più buio della Repubblica italiana, quello delle stragi, non si capisce perchè un progetto che riguarda il nuovo stadio, argomento assai più lieve e teoricamente gioioso, debba essere tenuto sotto segreto.
Caro Sindaco si sbrighi di fare macchina indietro e a decidere che tutti i cittadini debbono sapere che cosa succederà in quell'area.
Riunioni tecniche a porte chiuse significa sbattere la porta in faccia ai cittadini.
E' UNA PARTITA TROPPO IMPORTANTE PER ESSERE GIOCATA A PORTE CHIUSE!!!!!!
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