Dopo l'Ara Pacis e la Nuvoletta di Fuksas sopra l'Unione Militare di via Tomacelli, a Via del Tritone angolo con via Due Macelli si interviene pesantemente sul Centro Storico di Roma con un nuovo centro commerciale (effettivamente mancava nel centro storico di Roma un altro enorme centro commerciale......) ovviamente sono venute alla luce delle eccezionali preesistenze archeologiche. La sagra dell'ovvio perchè l'acquedotto dell'acqua Vergine è ben visibile, da sempre, in via del Nazareno.
L'ultima moda è quella dei pavimenti trasparenti sui quali i compratori distratti passeggiano tutti presi dai loro acquisti. Il centro commerciale si fa, forse con il famoso Piano Casa della Polverini, la Sovrintendenza, come sempre, tace come se non fossero fatti suoi e il pavimento trasparente da il contentino a chi si accontenta.La valorizzazione del nostro patrimonio sta diventando sempre di più una mometizzazione dei beni.
COMUNICATO STAMPA
08.01.2014
LA NUOVA RINASCENTE A VIA DEL TRITONE
VENGONO ALLA LUCE
LE TERME DI MENENIO AGRIPPA ECCEZIONALE SITO ARCHEOLOGICO BEN NOTO ALLA
SOPRINTENDENZA ARCHEOLOGICA
ITALIA NOSTRA CHIEDE AL MINISTRO BRAY DI NON PERMETTERE
DI
FARLE DIVENTARE LO SPOT PUBBLICITARIO DEL NUOVO CENTRO COMMERCIALE
FARLE DIVENTARE LO SPOT PUBBLICITARIO DEL NUOVO CENTRO COMMERCIALE
Sta per arrivare nel Centro storico, con licenza del
22.02.2013, un enorme centro commerciale che, partendo da via Due Macelli,
arriverà ad affacciarsi, con un largo fronte, su via del Tritone conservando, sembra, solo la
facciata dell’originale edificio come quinta di teatro mentre l’interno è stato
interamente demolito. Sono state portate
alla luce le Terme di Menenio Agrippa con tutto il sistema idraulico dell’acquedotto
dell’Acqua Vergine, già ben visibile a Via del Nazareno
Un sito archeologico di straordinaria valenza ben noto alla
Soprintendenza Archeologica.
Non è stato un ritrovamento fortuito.
Risulterebbe che al piano terra metteranno un bel
pavimento trasparente per ammirare
il sito archeologico, un bel richiamo pubblicitario per
i clienti del centro che saranno però, specie i giovani, molto più interessati
agli acquisti.
Come a via Giulia e in altri ben conosciuti siti
archeologici sarà sempre più un affare proporre interventi che portino alla
luce i reperti. Più saranno di valore più l’affare sarà proficuo e la
Soprintendenza farà una bella e erudita pubblicazione.
Perché il MIBAC seguita a permettere questa
“valorizzazione”?
Tra l’altro risulterebbe che nella Conferenza dei
servizi è stato concesso (con il Piano Casa della Giunta Polverini ? ) un
aumento di cubatura del 20% da aggiungere alle migliaia di metri cubi del
complesso demolito.
Un altro intervento, dopo quello dell’Ara Pacis e dell’Unione
Militare, che sconvolgerà i già compromessi equilibri storici-abitativi del
Centro storico con una ulteriore grande attrattiva commerciale di cui non si
aveva certo bisogno quando invece il centro sta perdendo man mano i suoi
abitanti.
Anche questo ennesimo intervento invasivo dimostra che,
come ha già denunciato Italia Nostra senza ricevere fino ad oggi ascolto da
nessuna istituzione , il Centro storico di Roma è ormai privo di ogni tutela.
Il Piano regolatore nel 2008 ha cancellato la tutela della zona A, nel 2009 la
Giunta Regionale ha completato l’opera decidendo nel Piano Paesaggistico di
eliminare qualsiasi tutela.
La mancanza di tutela è giustificata dal fatto che il
Centro Storico di Roma è sito “patrimonio dell’Umanità “ dell’UNESCO. Ma
l’UNESCO, in realtà, non impone tutele ma solo “linee guida” non
prescrittive.
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