Italia Nostra ha lanciato ieri l'allarme Colosseo: La metro C mette a rischio l'Anfiteatro.
Fondendo insieme storia, cultura efficienza e modernità, la Metro C doveva portare verso il futuro Roma Capitale. L'inaugurazione era prevista per il grande Giubileo del 2000. Vedrà la luce per il Giubileo del 2025?
Venti anni sono passati, i costi dell'opera sono schizzati alle stelle,le imprese per proseguire i lavori stavono trattando una proposta per il project financing per l'astronomica cifra di 10 miliardi di euro (quasi una manovra finanziaria dello Stato Italiano, cinque volte l'incasso del Comune di Roma derivanti dall'IMU). Non contente, le imprese avrebbero voluto strappare a Roma Capitale la licenza di cementificare caserme e depositi ATAC nel Centro Storico. La Corte dei Conti ha messo uno stop a questo inaudito colpo di mano.
Unico ostacolo per l'apertura del cantiere del Colosseo è il NO della Soprintendenza archeologica ma purtroppo sembra che anche la resistenza della Sopraintendenza stia per venire a meno.Nessuno ha voluto ascoltare Italia Nostra Roma che, forte sostenitrice della necessità di avere una metropolitana di attraversamento del centro di Roma, denunciava, però, che le tecnologie del vincitore della gara erano già vecchie ed obsolete in quegl'anni. Italia Nostra Roma ha sempre sostenuto la necessità della "metro leggera" molto più agile e molto meno invasiva. Nessuno ha voluto ascoltarci. Alla luce di quanto emerso dire avevamo ragione è una ben triste vittoria ed è una sconfitta per una città che non ha saputo in 20 anni non in 20 giorni cambiare rotta per restituire ai cittadini una metropolitana degna di una Capitale moderna. Ora, siamo alle prese con la statica del Colosseo.
Il Colosseo ha resistito a tutto, chissà se resisterà anche ai partiti a meno che non siano i partiti a crollare prima.
Il Primo Cittadino di Roma Capitale se c'è batta un colpo. E' ancora in tempo
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