Italia
Nostra Roma segue ed incalza sulla vicenda da 2 anni, e dopo il benvenuto
clamore suscitato dal “ Gladiatore”
Russell Crowe , sente di dover esprimere questo primo, ma urgente
giudizio:
questa
spettacolare occasione che si va spegnendo in una miserabile vicenda italiana e romana non è riconducibile
al grido di dolore : “ Non ci sono più soldi, reinterriamo tutto e rimandiamo ai posteri”.
Magari
fosse solo questo!
Siamo
invece nel pieno del consueto e ripetitivo:
“ Roma eterna, immobile, immobiliare “.
Il
terreno non è pubblico, ma di un noto costruttore romano.
“Prima di ogni serio
intervento viene la Tutela. E la Tutela si esprime tramite Vincoli, come da
Codice dei Beni Culturali. Senza vincoli la valorizzazione, che tutti sogniamo,
si trasforma in un “ pateracchio” o, a vostro piacimento, in un “garbuglio”, “inghippo”
o “intrallazzo”, sempre citando il vocabolario “., così afferma il Presidente
di Italia Nostra Roma Carlo Ripa di Meana.
Prima
di pensare al sogno di una Tomba del Gladiatore, già nota alla fantasia di
milioni di spettatori , sarebbe necessario che la politica (è vero sindaco
Alemanno ! è vero Ministro Ornaghi! ) si svegliasse e facesse il proprio
dovere, senza lasciare la Soprintendenza con il cerino in mano.
La
contorta storia, con nomi e cognomi di tutti i protagonisti, sarà oggetto di
una conferenza stampa di Italia Nostra Roma , nel più breve tempo possibile.
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