sabato 6 febbraio 2010

OLIMPIADI DI ROMA: CITTADINI ESCLUSI

Nessuna informazione precisa e circostanziata è stata data ai cittadini sulle iniziative intraprese dal Comune sulle scelte per le realizzazioni che faranno parte della proposta di candidatura di Roma per le future Olimpiadi del 2020.

Solo qualche brandello di notizia imprecisa e non ufficiale appare in qualche testata giornalistica.
In particolare Italia Nostra chiede di fare conoscere subito a tutta la città quali sono le aree della piana vincolata di Tor di Quinto che sono state individuate, sembra già con un primo accordo tra Comune e Ministero dei Beni Culturali, per la realizzazione del Villaggio Olimpico.

Quasi tutto quel comprensorio è oggi vincolato paesisticamente, vi corre l’antica via Flaminia con altri siti archeologici ed è attrezzato a parco pubblico molto frequentato.
In quel comprensorio si trova lo splendido ippodromo dei Lancieri di Montebello che non deve essere demolito.
Il parco è stato ottenuto negli anni ’70 per merito di una grande azione popolare che si oppose
con forza alla costruzione in quel luogo della nuova sede della RAI che infatti venne spostata un po’ più in là, a Saxa Rubra.
E’ un diritto sacrosanto potere conoscere subito quali sono gli interventi edilizi ed infrastrutturali che si vogliono compiere su quel territorio tutelato con tanta fatica e passione.

Il Sindaco Alemanno non può portare, tra breve, al Comitato Olimpico la sua proposta senza prima informare e coinvolgere l’opinione pubblica
Mentre Bologna e Torino, prima ancora d’iniziare ad elaborare le trasformazioni urbanistiche, aprono veri processi partecipativi; a Roma non si vogliono applicare le direttive europee in merito, né tanto meno il Regolamento della Partecipazione del Comune.

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